Luca Mazzone agli studenti: “Voi siete il futuro; vivete la vita e non fatevi mai scoraggiare”
La pioggia non ha mica fermato la grande fiumana di studenti che dalle sedi della scuola media Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII ha raggiunto il PalaColombo. Ad attenderli il campione paralimpico Luca Mazzone con l’amico e collega handbiker, Nico Giannoccaro dell’ASD Flower Town di Terlizzi.
Comunità scolastica radunata, è doveroso il saluto ad Alessandro Mosca, lo studente precipitato dal secondo piano del liceo Tedone. Dopo il pensiero di vicinanza riservato ai genitori del ragazzo, è iniziato l’incontro tra il campione e gli studenti in onore della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
Il dirigente scolastico, il prof. Francesco Catalano, invita tutti a una riflessione collettiva sul tema. “Dobbiamo imparare a stare insieme – dice, e ringraziando la presenza dei due atleti, sottolinea – Loro sono qui per dirci che gli ostacoli sono solo di natura mentale. Prendiamo da loro lo spirito per un mondo migliore“.
Tra coloro che hanno reso possibile l’incontro è sicuramente presente l’amministrazione, presenti stamani nelle figure dell’Assessora all’istruzione e allo sport, Monica Filograno, e di Emanuela Caifasso, consigliera comunale, componente della commissione consiliare sulla disabilità.
“Durante la riqualificazione del PalaColombo – sottolinea l’assessora – abbiamo pensato anche a chi è disabile, sia tra gli atleti che tra il pubblico”. Porta i saluti del sindaco Pasquale Chieco e si dice contenta per il tempo che l’istruzione e i giovani, soprattutto, dedicano al reclamo per le pari opportunità tra disabili e non.
Successivamente, il momento più atteso. Dopo il trionfo a Tokyo 2020, l’handbiker paralimpico Luca Mazzone si presenta agli studenti ruvesi.
Al suo collo luccica l’oro vinto alla staffetta a squadre miste lo scorso 2 settembre; oggi a Ruvo si dice orgoglioso di essere davanti alle nuove generazioni: “La vostra presenza – dice – è segno di civiltà e motivo di orgoglio”.
Parla di sconfitte come trampolino di lancio per i propri sogni: “Le sconfitte sono quelle che ti fanno crescere. Io sono arrivato ad indossare questa maglia (ndr è la stessa indossata durante le gare a Tokyo) grazie alle sconfitte, agli avversari che mi hanno battuto e che mi hanno fatto capire dove avevo sbagliato e, quindi, mi hanno fatto crescere. Ho subìto tanto sconfitte però non mi sono mai arreso. Questo anche perché lo sport è gioia di vivere. Grazie allo sport ho conosciuto Nico (ndr Giannoccaro), persone stupende, ho girato il mondo. Le sconfitte mi hanno dato una vita bella gioiosa – e, rivolto direttamente ai giovani, li sprona – A nome di tutti gli sportivi paralimpici, vivete le vita e andate avanti; le difficoltà si superano e quando lo farete sarete fieri di voi“.
Poi il ringraziamento all’amministrazione. Tornato vittorioso dalle scorse paralimpiadi, il comune di Ruvo di Puglia, riconobbe a Mazzone un premio in denaro che l’atleta avrebbe potuto devolvere ad un’associazione sportiva con programmi dedicati ai diversamente abili. Ma questa mattina, Luca Mazzone ha sorpreso i presenti: con quel premio l’atleta ha deciso di acquistare un triride e di donarlo al Comune. Si tratta di un supporto dotato di una ruota e un manubrio da agganciare alla carrozzina. Sarà posto presso la velo stazione di Ruvo e sarà usufruibile per tutti i disabili che vorranno una maggiore e semplice mobilità nel paese. Un passo in avanti verso un’inclusione sempre più concreta.
La giornata è poi susseguita con la costruzione di un dialogo con gli alunni che hanno posto al campione Mazzone e all’handbiker Giannoccaro diverse domande. Prima fra tutte è quella di uno studente disabile: ha voluto sapere dove gli atleti hanno trovato la forza di andare avanti nonostante le difficoltà della disabilità.
Dalle loro risposte si evince il ruolo cardine che la determinazione, la forza di volontà, la “testardaggine” come dice Mazzone, hanno avuto nel riscatto dei due dopo i rispettivi incidenti che hanno decisamente cambiato la loro vita. E poi lo sport: “Lo sport – sostiene Mazzone – aiuta la salute sia fisica, sia mentale“. Giannoccaro continua: “Bisogna lottare e andare vanti. Con il tempo impari a convivere con la disabilità“.
E poi il bullismo. “Queste sono giornate per abbattere gli stereotipi – dice Giannoccaro condividendo il pensiero di Mazzone – Quando conoscete una persona con disabilità, conoscetela bene e scoprirete la bellezza che è insita in lei“.
Infine, le domande del preside Catalano: Cosa vi fa più male della nostra società che vorreste cambiare? “I diritti che non vengono rispettati – risponde il paralimpico e ai giovani dice – Voi siete il futuro e sarà vostro il compito di farli rispettare“. Poi si chiedono i progetti futuri di Luca Mazzone dopo una paralimpiade da sogno. L’atleta si dice speranzoso per le prossime paralimpiadi ma, sostiene: “devo fare i conti con il mio corpo”.
Segue un’avvincente dimostrazione di sitting volley da parte di una rappresentanza di studenti; poi, mano sul cuore, si canta insieme l’inno d’Italia.