Cultura

L’U.T.E. “CASSANO” PRESENTA LA MOSTRA DIDATTICA “VECCHIE E NUOVE GLORIE”

L’UTE “Cassano” presenta la Mostra didattica: “Vecchie e nuove glorie” Auditorium Università Terza Età – Via Trieste. 25 Maggio – 4 Giugno – ore 17,00 – 19,00. Si è conclusa “in bellezza” l’attività didattica di disegno, pittura e creazione di manufatti artistici, curata dal prof. Domenico Scarongella e dalla prof.ssa Elisabetta Serafino. E’ stata , infatti, allestita la Mostra didattica “Vecchie e nuove glorie” presso l’ auditorio della nuova sede dell’UTE. Titolo non casuale, visto che raccoglie opere del passato e opere recenti come per suggerire un confronto e aggiungere uno stimolo ad un impegno maggiore. Il titolo della mostra, anche se sottilmente e piacevolmente ironico , non nasconde però un punto di verità e cioè che forse solo l’Arte e il ricorso all’attività artistica possa fare accedere l’ essere umano alla possibilità di lasciare qualcosa di sè che vada oltre la morte, che superi il triste oblio e quindi procuri una “sorta” di gloria. Quanto sia vera e diffusa questa “umana” aspirazione, nessuno oserebbe dubitare. E’ però anche fuori dubbio che, al di là della divertente ironia sulla gloria e dei risultati pittorici, artistici, grandi o piccoli che siano, un fine concreto, certo, sia stato raggiunto con questa attività così “speciale” e pur così “necessaria e vitale”: consentire a tutti noi, a chi ne ha voglia, di immergersi, fare esperienza di un clima, un’atmosfera diversa dalla quotidianità, di allontanarci per un pò dalla realtà ed entrare a contatto con la bellezza dei colori, delle forme, del disegno, dell’espressione dei sentimenti. Cosa unica che ha in sè la magia di estraniarci, di guarirci dalla noia e dalla bruttezza, a volte, del reale, per fare un’ esperienza che ha, talvolta, qualcosa di spirituale e direi quasi di divino o se vogliamo, ci consente, quasi come “un calmant cerebral” per dirla con Henri Matisse, il grande pittore francese del secolo scorso, di provare felicità e chissà, forse di trasmetterla, qualche volta anche a chi osserva l’opera artistica. Per Matisse, infatti, l’arte e la sua arte in particolare, voleva essere ” come una poltrona in cui l’uomo stanco trova il suo riposo – e un pò di felicità – un pò di lusso. – un pò di voluttà! Ecco, trovare un pò di riposo alla nostra stanchezza esistenziale e un pò di felicità, forse è proprio questo ciò che cerchiamo in questa attività, quando ci dedichiamo a questa attività, speciale, necessaria e vitale (più o meno consapevolmente) oltre al piacere della socialità, dello stare insieme. Per tutto questo, senza retorica, noi corsisti ringraziamo il maestro prof. Mimmo Scarongella e siamo grati a lui che tutto questo rende possibile (e da diversi anni) con la sua dedizione, col suo tempo a noi dedicato. Ma credetemi, ne sono convinta – anche lui prova felicità, tanta felicità nel toccare colori, tele, fogli, matite e dare pennellate di bellezza col suo tocco artistico magistrale. Grazie professore!

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