“L’ospite attesa”: 1921-2021 nel centenario della nascita omaggio a Biagia Marniti
Cento anni fa, il 15 marzo 1921, nasceva Biagia Masulli in arte Biagia Marniti: poetessa, giornalista e bibliotecaria.
Perché “Marniti”?
La marna è una roccia diffusa nelle Murge. È il risultato dell’accumulo lento e costante di sedimenti di varia natura ed origine che compattandosi dà luogo ad un nuovo elemento naturale.
Per la sua natura, questa pietra può essere assunta a metafora dell’evolversi dell’animo umano, frutto di lente stratificazioni che concorrono nel tempo a plasmare la nostra coscienza, i nostri valori, e a sostenere le nostre azioni.
È dunque, non casuale che Biagia Masulli abbia tratto dalla marna il suo pseudonimo ‘Marniti’.
Nel primo Centenario della nascita, la Pro Loco di Ruvo di Puglia, di intesa con l’Amministrazione Comunale e con la straordinaria partecipazione del Prof. Antonio Iurilli, vuole ricordare questa grande donna tenace e determinata, che studia e si laurea quando l’accesso delle donne agli studi non era certo facile. Diventa una poetessa in mezzo a uomini che hanno fatto la storia della nostra letteratura. Lavora come bibliotecaria in alcune città italiane fino a diventare poi Ispettrice Centrale della Direzione Nazionale delle Biblioteche e che dunque conosce e pratica la cultura come scrittrice in versi e come funzionaria e dirigente di enti pubblici.
La storia della sua vita in occasione del centenario della sua nascita, diventa, quindi, storia esemplare, meritevole di essere ripercorsa con spirito non solo celebrativo, ma attento a coglierne, appunto, l’esemplarità.
La vita della Marniti è stata, infatti, uno stratificarsi di esperienze le più varie, accomunate dalla eccezionalità delle situazioni in cui nascevano, e dislocate in territori ciascuno dotato di sue peculiarità storiche e culturali: dall’infanzia a Ruvo, dall’adolescenza a Bari, alla giovinezza e alla maturità a Roma, fra Fascismo, guerra, dopoguerra, rinascita democratica della Nazione. Tutte quelle situazioni si sono riflesse nella sua vita e hanno lasciato la loro impronta nella sua attività poetica. Tutte hanno alimentato il suo impegno civile per una società più giusta e più libera da pregiudizi: un impegno civile realizzato attraverso la raffinata arte della poesia.
È bello, per noi ruvesi, ricordare il suo attaccamento al culto di San Biagio nell’ambiente romano, tradotto nella conservazione di tradizioni ancora vive, come la distribuzione ai suoi amici dei frisellini. Anche questo, fra i tanti, è il segno del suo immutato legame con la città di origine, che ce la fa sentire, a dispetto della distanza e del tempo, una di noi. E come lei non ha mai dimenticato Ruvo, così la sua città non l’ha mai dimenticata. Anzi, l’ha sentita sempre più vicina da quando, nel 1985, vi tornò per la prima volta dopo oltre cinquant’anni. In quella occasione la Pro Loco la celebrò dedicandole, insieme alla Civica Amministrazione, una plaquette dei suoi versi più belli. E ne ricordò con commozione, sulle pagine del Rubastino, la scomparsa nel 2006.
Memore di questi precedenti, la Pro Loco ha colto l’occasione per sostenere, in collaborazione con la Civica Amministrazione, l’edizione di una nuova plaquette a cura del Prof. Antonio Iurilli nella quale ha riversato il privilegio di avere condiviso con la Marniti una lunga e intensa amicizia, consentendo di cogliere gli aspetti umani e artistici della vita della poetessa.
La pubblicazione epigrafata “L’ospite attesa” arricchita anche di immagini rare ed inedite, vuole essere una memoria e un bilancio della sua vita umana e artistica, ed offrire alle nuove generazioni un limpido esempio dello stretto legame fra l’arte e l’impegno civile nella vita di una donna del sud che afferma con coraggio e forza etica la sua identità.
Le copie della plaquette “L’ospite attesa” sono disponibili presso lo sportello dell’Info Point di Ruvo di Puglia gestito dall’Associazione Pro Loco (Via V. Veneto 48) e presso le principali edicole della città.
Antonello Olivieri