L’OPPOSIZIONE PRESENTA IL SUO PROGETTO PER L’I.T.E.T.: “FONDAMENTALE DARE POSSIBILITA’ DI CRESCITA ALL’ISTITUTO”
Il punto di partenza dell’analisi effettuata dai consiglieri di opposizione è stato quello di immaginare un luogo dove dare possibilità di crescita all’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Padre A.M. Tannoia”. Lo sviluppo è fondamentale per un istituto che, dopo il terremoto subito, merita la possibilità di pensare a un domani più sereno e che veda aumentare il proprio numero di iscritti.
Da qui, l’identificazione del plesso dell’Ex Convento dei Domenicani e uno studio approfondito per presentare alla città una valida alternativa alle soluzioni adottate dall’amministrazione comunale.
“La nostra proposta – ribadiscono in coro – permetterà alla scuola di non intaccare la didattica o limitare quella di altre scuole. Davanti all’emergenza, abbiamo atteso la risposta dell’amministrazione comunale, che ci è sembrata però non esaustiva e non efficace, nei modi e nei tempi previsti, abbiamo presentato la nostra soluzione.
IL PROGETTO
L’idea progettuale interessa il primo piano dell’Ex Convento dei Domenicani, che così come si presenta attualmente non abbisogna di grandi interventi per la destinazione d’uso proposta. Le attuali sale nella loro disposizione e conformazione ospiterebbero le aule scolastiche. In base alle norme tecniche relative all’edilizia scolastica, si potrebbero adibire le aule più piccole a presidenza e segreteria, quelle più grandi a spazi per la didattica. Nelle sale molto grandi si potrebbero ricavare più aule divise da pareti in cartongesso, giacchè munite di più ingressi e finestre. Gli spazi delle stanze del corridoio da gestire a seconda delle dimensioni.
In totale ben ventidue spazi per la didattica, presidenza, segreteria, aula docenti, locali per il personale non docente e laboratori. Inoltre, la posizione dell’immobile nelle vicinanze sia delle scuole “Bartolo Di Terlizzi” e “Carducci-Giovanni XXIII” che dell’Oratorio Pio XII, garantirebbe la palestra per le attività motorie e una sala per le attività non didattiche.
L’accesso al piano potrà avvenire dall’ingresso di via Valle Noè, n. 5, lasciando così l’ingresso di via Madonna delle Grazie a uso esclusivo dei locali a piano terra. Inoltre, l’ingresso da Via Valle Noè n. 7, garantirebbe il superamento delle barriere architettoniche, risolvendo il problema dell’accessibilità e della visitabilità dell’edificio. Esso è già dotato di emergenza esterna oltre che di servizi igienici muniti di bagni e antibagno, sia nella parte ex conventuale che nella parte annessa.
L’intervento, di modesta rilevanza economica, interesserà soltanto le parti da dividere con pareti in cartongesso, dotate di sistemi fono isolanti nel mezzo, di porte di accesso agli ambienti, pitturazione e risoluzione di problemi di infiltrazioni di acque meteoriche provenienti dal tetto. Inoltre, si dovrebbe adeguare l’impianto elettrico sia per le nuove aule ricavate che per i laboratori.
Adesso si attende la discussione in consiglio comunale.