L’OPPOSIZIONE CRITICA IL BILANCIO DI PREVISIONE: “PRENDIAMO IL LARGO O CI ARENIAMO?”
Dure critiche vengono rimarcate dai consiglieri di opposizione all’indomani dell’approvazione del bilancio preventivo del nostro comune.
“Dai banchi dell’opposizione – scrivono i sei consiglieri – abbiamo criticato e censurato ogni aspetto, sia in termini di incongruenza programmatica con il DUP sia in termini sostanziali con la presentazione di emendamenti al Bilancio previsionale 2017 che puntualmemte sono stati BOCCIATI“.
L’aumento della TARI sarà del 4,5%: “Tutta – proseguono – l’imposizione fiscale rimane alta, compresa la TARI che nel 2017 aumenterà ancora del 4,5% ovvero di € 169.226,50. Il problema resta a monte di una gestione dissennata che porta ad aumenti ingiustificati del canone annuo ASIPU (ecotassa e bonifica rifiuti abbandonati incidono infatti ben poco). Il dato economico è che per lo stesso servizio nel 2012 il Comune di Ruvo di Puglia mise a GARA l’appalto per un totale di 2.000.000,00 di euro e a distanza di 4 anni ci troviamo a pagare un servizio affidato direttamente (SENZA GARA) per 4.000.000,00 di euro. Il tutto al netto della sporcizia che ci ritroviamo comunque in giro, e senza avere una minima traccia rispetto ad una auspicata TARIFFA PUNTUALE e con criteri di premialità. Più differenziamo e più paghiamo”.
E poi passano in rassegna le varie problematiche non affrontate: “Un’organizzazione del personale totalmente sovrapponibile alle gestioni passate, nonostante nel programma del Sindaco fossero previsti DUE DIRIGENTI (http://www.pasqualechieco.it/accesso-al-lavoro). Nessuna traccia del progetto “free wifi Ruvo” nelle principali piazze e giardini della città. Non una parola sul borgo di CALENTANO. ZERO EURO sul capitolo Ruvo Sicura. Pochi spiccioli per il mondo dello SPORT. Nessuna importante spending review della spesa corrente del bilancio.
Nessun rilancio della RUVO SERVIZI. Il PUG ancora chiuso negli armadi dell’ufficio tecnico. Commissione Urbanistica mai convocata. Consulenze esterne per incarichi professionali a dismisura“.