Religione

L’opera della Madonna del Buon Consiglio tra storia e devozione

Il 26 aprile è il giorno della Madonna del Buon Consiglio. Una storia affascinante narra della “Madonna venuta dal cielo” nel 1467. Si racconta che un miracoloso quadro si pose sul muro di una chiesa in ristrutturazione a Genazzano, nel Lazio. Il dipinto proveniva da Scutari, città albanese, paese che venerava la Vergine.

Nacque così il santuario della Madonna del Buon Consiglio che nel Quattrocento divenne destinazione di numerosi pellegrinaggi, originando una forte devozione.

Agli inizi dell’Ottocento il culto alla Vergine si sviluppò anche a Ruvo nella chiesetta di San Rocco, dove ancora oggi si conserva una tela ovale raffigurante la Madonna e il Bambino. L’ovale è incastonato in una cornice d’argento realizzata all’inizio del Novecento dall’Arcidiacono don Gaetano Basile.

Il dipinto rappresenta la Madonna, dallo straordinario affetto materno, che tiene tra le braccia Gesù Bambino. I colori sono tenui e le linee dei volti sottili. Il Bambino trasmette il candore di un neonato, ma allo stesso tempo la saggezza di chi analizza tutta l’opera della creazione. Gesù si spinge leggermente sul viso della Madre, mostrando così un’evidente intimità che si evince anche dai teneri sguardi.

L’opera viene portata in processione per le vie del paese, ricoperta posteriormente da un solenne manto azzurro, a richiamo del mantello della Vergine Immacolata.

La celebrazione liturgica è oggi seguita da una festa esterna che per quest’anno si terrà domenica 5 maggio.

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