LOPALCO: “CORSI DI SICUREZZA PER PARRUCCHIERI E CAUTELA PER LE CERIMONIE RELIGIOSE”
Corsi di sicurezza inerenti all’utilizzo dei dispositivi di protezione per i parrucchieri e cautela per le cerimonie religiose da non vietare tout court. Questo quanto affermato del capo della task force anti-Covid delle Regione Puglia, Pierluigi Lopalco.
“Il problema comunicativo principale è dietro la frase: “dobbiamo convivere col virus.” La gente non ha capito cosa significa. Significa accettare casi di infezione, accettare che delle persone debbano andare in ospedale ed essere curate, accettare che la curva epidemica riparta e che possa eventualmente essere rimessa sotto controllo con altre misure di restrizione”.
Questo l’avvertimento e la spiegazione sulla “fase due” dell’emergenza Coronavirus offerta dall’epidemiologo Pierluigi Lopalco, intervenuto nella serata di ieri nella trasmissione televisiva “Agorà” in onda su Rai 3.
Il capo della task force della Regione Puglia, nell’occasione, si è pronunciato anche sulla necessità di far riaprire in sicurezza i saloni da parrucchiere: “Rispetto ai parrucchieri, ad esempio, il problema non è farli riaprire prima o dopo, ma farli riaprire in sicurezza. Quando il parrucchiere protesta perché è rimasto chiuso a lungo, ma poi vado da lui e lo trovo con la mascherina sotto il nasi, capisco che non è stato fatto nulla per spiegare come si utilizzano in modo corretto mascherine e guanti per ridurre i rischi di diffusione del contagio”.
Lopalco ha espresso, infine, anche il sul pensiero in merito al discusso tema legato alla possibilità di tornare a prendere parte alle cerimonie religiose: “ Bisogna essere cauti, non fare un divieto tout court ma studiare bene la situazione. Perchè partecipare a una messa affollata e poi andare a casa sarebbe come andare allo stadio. Ma pensare a una riapertura di chiese in cui entrano 10 persone per volta e si siedono distanziate fra loro è un’altra cosa”:
