LONTANO DAGLI OCCHI, TECNOSWITCH IRRICONOSCIBILE
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore… è un motivetto storico della canzone italiana, che si addice ai bianco-azzurri che non riescono a bissare la grande prestazione offerta contro Lecce e lontano dal PalaColombo si gettano via, senza riuscire a confezionare i primi regali di Natale ai tifosi bianco-azzurri.
La gara di Francavilla ha tanti volti, ma quello più brutto, offerto nei quarti pari ha compromesso le chance vittoria. Punti in palio ai locali con Calò in grande evidenza (89-83).
Dison in spolvero, Bagdonavicius in spolvero, l’avvio è equilibrato (7-6 al 3’). Poi a spazzare la corrente ci pensano i canestri di Calò e Mazzarese D., con i locali che volano sul 18-8.
Laquintana va a ricucire lo strappo con Ruvo che chiude il primo quarto 20-19.
Il problema dei ruvesi è la fase difensiva, un po’ di nebbia in cabina di regia e Francavilla scappa via tracciando un solco di 13 punti, 43-30, che solo un eccellente terzo periodo potrà ridurre (61-60 al 29’), ma mai colmare del tutto.
Dison segna il canestro che ridà la spinta ai locali per tirarsi fuori dalle sabbie mobili e in un “amen” cancellare le certezze ruvesi. Jovic è gravato di falli, il solito Marchetti è esplosivo, ma da solo può ben poco. Laquintana segna, ma Francavilla rema con tranquillità. Finisce 89-83 una gara, l’ennesima, che si decide nell’ultimo minuto di gioco. Tutti a casa, senza punti.