Longo: “Il Governo prevenga l’emergenza Sud”
“E’ vero che nel Sud il virus sta colpendo meno duramente che in Lombardia, Emilia e Veneto, ma è altrettanto vero che qui il sistema sanitario appare più debole e quindi, dal momento che l’intero Paese ha a che fare con un morbo alquanto imprevedibile, è necessario fornire le Regioni e le Asl meridionali di ogni arma per far fronte ad un’eventuale impennata dell’emergenza epidemiologica”. E’ quanto sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo, allineandosi alle richieste del governatore Michele Emiliano. “La curva della malattia in Puglia si alza inesorabilmente, seppure lentamente. Possiamo contare sui vantaggi delle due settimane di distanziamento sociale, ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia – afferma Longo –. Penso soprattutto ai test diagnostici e ancor più ai dispositivi di protezione, quali le ormai famose mascherine, da distribuire a pioggia al personale sanitario e a quello della Protezione civile e delle Forze dell’ordine. Ovvero a tutti quei soggetti che, a rischio della propria incolumità e spinti da un inesauribile senso del dovere e della solidarietà, combattono in prima linea contro il Covid-19. Non è possibile però che la ricerca delle armi per frenare, contenere e abbattere questo nemico invisibile, sia lasciata alle iniziative delle singole Regioni. Non è possibile che in Puglia, dove i positivi accertati hanno superato quota mille, la Protezione civile abbia mandato solo 4 o 5 ventilatori e praticamente zero mascherine. Senza contare alle conseguenze drammatiche su un’economia già di per sé fragile qual è quella del Mezzogiorno. Per questo diventa necessario e urgente che il governo affianchi la Regione Puglia e adotti provvedimenti immediati per porre rimedio. Il Sud può uscire dal tunnel del coronavirus con ferite meno gravi rispetto al Nord e lo Stato ha il dovere di mettere in atto ogni azione immediata affinché questo avvenga. Solo così si potrà realmente avere una ripartenza e salvare l’intero sistema-Italia”.