Lo splendore di Palazzo Museo Jatta e Palazzo Caputi su RaiTre
I ruvesi, vicini e lontani, e non solo sono stati introdotti nelle sontuose dimore di Palazzo Jatta e Palazzo Caputi, due dei gioielli architettonici di Ruvo, attraverso la trasmissione “Il Settimanale” del TGR Puglia andata in onda sabato 27 febbraio su RaiTre.
Rosa Maria Faenza Jatta e Marco Jatta hanno descritto la nascita della splendida collezione di reperti archeologici provenienti dal territorio di Ruvo ma anche da Canosa e Taranto. Essa si formò dal 1820 al 1842 e fu grazie a Giulia Viesti, moglie di Giulio Jatta, se Ruvo, ora , può ospitare questi preziosissimi tesori. Giulia si oppose al proposito di Giovanni Jatta di cedere al re di Napoli la collezione e volle che fosse edificato un palazzo nel quale i reperti fossero custoditi.
Gli spettatori sono entrati non solo nelle sale del Museo progettato secondo un criterio “estetico” che colloca i reperti più preziosi nelle ultime sale mentre gli altri, di non minor importanza, sono conservati nelle prime, ma hanno ammirato anche le stanze affrescate della dimora privata, ricoperte da preziosi tessuti da parati, arredate con mobili del Settecento e Ottocento. Nota di colore: su una console troneggia un bicorno di fine Settecento attestante lo stretto legame della famiglia Jatta con la corte borbonica di Napoli.
Ospite anche la dottoressa pugliese Daniela Ventrelli che col suo studio “Rubi Antiqua (Ruvo di Puglia): Un nouveau regard sur l’archéologie et le collectionnisme au XIX siècle entre Italie du Sud et France”, ha vinto nel 2013 il prestigioso concorso di ricerca Emergence(s) 2013 del Comune di Parigi. Nello studio si esamina il fenomeno del collezionismo a Ruvo e lo scambio culturale avvenuto tra i collezionisti italiani e francesi dando rilevanza al mercato antiquario napoletano, tramite dei passaggi dei vasi tra Ruvo e Parigi. E proprio a Parigi, come annunciato dall’ospite Aldo Patruno, direttore del Dipartimento di Cultura della Regione Puglia, si terrà una mostra dei preziosi reperti del Museo Jatta.
Tra l’altro è stato il caso che ha fatto incontrare la dott.ssa Ventrelli e Rosa Maria Jatta. L’ incontro su un treno diretto a Ruvo che fa ritardo, poi la conversazione tra una tesista appassionata dalle vicende degli Jatta e dalle bellezze del Museo e la loro diretta discendente,commossa dall’entusiasmo di questa ragazza e, infine, un profondo sodalizio.
Decori policromi bizzari in stile Art Nouveau, ghirlande floreali e stucchi dorati sono stati una festa per gli occhi di coloro che, virtualmente, sono entrati a Palazzo Caputi. In una parete si apre una nicchia completamente rivestita al suo interno da un mosaico di francobolli: opera di un’eccentrica discendente della nobile famiglia.
Presso il Palazzo saranno inaugurati, presto, il Museo del Libro e la sede della Biblioteca Comunale “Pasquale Testini”. Nella Museo del Libro gli utenti potranno consultare gli antichi codici e testi, provenienti dai conventi di Ruvo, in forma digitalizzata. Su un monitor, infatti, a forma di libro saranno proiettati i preziosissimi manoscritti che attestano la meravigliosa e affascinante storia di Ruvo.