LO CHEF FELICE SETTE: DA RUVO ALLA TELEVISIONE. L’INTERVISTA
Felice Sette, 50 anni e ottimo chef ruvese: questo lunedì 29 marzo 2021, sarà nuovamente tra i protagonisti di Cuochi in Italia-under 30 sul canale Tv8, a partire dalle ore 19.30. Lì, per 20 puntate, Felice sarà in rappresentanza della cucina pugliese.
Per l’occasione, lo chef ha risposto ad alcune nostre domande.
Come è iniziato il tuo percorso di chef?
La mia carriera è iniziata nel lontano 1992 quando ho aperto il primo bar a Ruvo di Puglia “Beverly Bar” in via Madonna delle Grazie. Da lì è iniziato tutto. Ho collaborato con molte strutture, facevo comunioni, cresime, banchetti e molte altre sale ricevimento nei dintorni. Ero un mercenario: il nostro lavoro fa sì che ci si sposti un po’ di qua, un po’ di là, anche se oggi non funziona più così. L’ultimo ristorante aperto a Ruvo è stato il “Pepe Nero” ma avevo anche un altro ristorante a Terlizzi, si chiamava “La Frascer” dove ho lavorato per cinque anni. Lì ci sono state conoscenze molto positive. Poi Trani, Foggia con veri e propri matrimoni a 5 stelle. Le esperienze sono tante.
Tre anni fa succede che faccio un casting negli studi Mediaset e mi prendono su Tv8 per iniziare un percorso come concorrente dove ho rappresentato la Puglia. Il programma era “Cuochi in Italia” . Sono arrivato in semifinale. A sostenermi c’era Michele (intende Michele Pellicani). Poi sono passato alla fase successiva “All star”: i campionissimi si sono sfidati con noi “stelle” che, nel programma eravamo eravamo denominati “gli sterminatori”. Qui ho preso il Pentolino d’oro come miglior chef della cucina pugliese e sono arrivato in finale. Non ho vinto però mi hanno premiato: adesso nel programma sono un “saggio della cucina pugliese, tradizioni e innovazioni”. La cucina pugliese non va trasformata a 360° ma ne vanno curati i particolari.
Come ti trovi nel mondo televisivo?
Senz’altro è stata una bella esperienza. In televisione è una cosa incredibile: ti vogliono tutti bene, dai cameramen al resto che ti circonda. Ti dirò di più: quante persone ci sono dietro a un programma! CI sono altre 40/50 persone che seguono un programma e dietro di te. Una bella esperienza. Andrò anche su Sky.
Come ti senti ad essere uno degli ambasciatori della cucina pugliese? Bella responsabilità vero?
Mi affascina molto questo; sono orgoglioso di essere uno degli ambasciatori della cucina pugliese su Tv8. Rappresento la Puglia perché sono orgoglioso del mio paese, dei prodotti di eccellenza che abbiamo.
Come pensi sia cambiata la cucina pugliese negli anni?
La cucina non è mai cambiata. Cambiare la cucina pugliese non ne vale la pena. Non c’è da cambiare niente. C’è solo qualche modifica nell’impiattamento ma senza nulla togliere ai nostri ingredienti: all’olio extra-vergine d’oliva, alle nostre farine, le nostre paste. Le eccellenze che abbiamo noi in Puglia non bisogna distruggerle; bisogna solo curarle nei minimi particolari. Importanti sono anche le cotture perché non va bene né il troppo né il meno cotto: bisogna trovare il giusto. Lo chef in questo è colui che veramente ha cura e ha a cuore i prodotti pugliesi che noi abbiamo in eccellenza. Alla fine siamo tutti chef ma se un prodotto non lo sai curare non abbiamo fatto niente.
La tua ricetta preferita?
La mia ricetta preferita è un classico: riso, patate e cozze. Ma anche favetta con le verdure, qualsiasi tipo di verdure da abbinare alla favetta. Questa non è altro che un prodotto eccellente pugliese, anch’essa da curare nei minimi dettagli, esclusivamente con olio extra-vergine d’oliva.
Hai qualche ricordo legato a una ricetta in particolare?
I ricordi sono tanti. Ogni volta che si prepara un piatto, c’è sempre un ricordo, anche al palato, alla sensazione del prodotto. Ogni volta che c’è un piatto nuovo, ricordi la prima degustazione perché non si può portare avanti una portata senza prima conoscerla.
Non resta che rinnovare l’invito a seguire Cuochi d’Italia-under 30, a partire da lunedì 29 marzo 2021 alle 19.30 su Tv8.