LNDC – ENPA: “I botti fanno male al Pianeta, agli uomini e agli animali”
“No ai botti per gli uomini, gli animali e il pianeta”. Lo scrive la Lega Nazionale per la Difesa del Cane e l’Enpa Ruvo in un testo redatto al fine di sensibilizzare gli uomini ad evitare totalmente l’uso di fuochi d’artificio e botti illegali durante le festività natalizie.
“Riteniamo doveroso – scrivono – ricordare il divieto assoluto di utilizzo dei fuochi illegali e invitiamo al senso civico e di responsabilità individuale, invitandovi a fare un uso corretto e consapevole dei giochi pirotecnici durante le festività e il Capodanno. Siamo certi che i cittadini accoglieranno con favore queste raccomandazioni e per questo li ringraziamo e cogliamo l’occasione per augurare loro di trascorrere buone feste con i propri cari e di iniziare il 2020 con i migliori propositi per i mesi avvenire”.
Ecco il testo integrale:
“Oltre a un gran numero di cittadini, la pericolosa inopportunità dei botti di Capodanno convince ormai parecchi amministratori locali, e l’argomento fa pure, finalmente, presa sui media.
Siamo tutti a conoscenza, oggigiorno, delle stragi di animali selvatici e domestici, dell’inquinamento acustico e ambientale, del gravissimo stress inflitto a persone malate, anziane, apprensive, a vario titolo impossibilitate nel sottrarsi ai fragori con cui viene accolto il nuovo anno.
“A me i botti piacciono” obietta qualcuno, ciò nonostante non tutto quanto ci diverte o trastulla può considerarsi giusto, accettabile.
Siamo così chiamati a scegliere in prima persona, cambiando in meglio i nostri costumi.
Invochiamo il criterio di accettabilità: come può allora ritenersi sostenibile che miliardi di persone in tutto il Pianeta trascorrano una notte a riempire il cielo di esplosioni e polveri velenose?
Nel”incombente catastrofe climatica rottamare i botti è una piccola rinuncia responsabile piuttosto che perseverare un atto irresponsabile e arrogante cui si deve la distruzione di luoghi e natura. Senza contare le ovvie considerazioni circa decoro e sicurezza
Meno conosciuto ma grave per l’uomo e l’ambiente è il problema causato dalle polveri.
fini (PM10) emesse dagli spettacoli pirotecnici, che possono peggiorare malattie esistenti e provocarne nuove. Non c’è fonte di polveri fini che come i fuochi d’artificio in un tempo così breve, emette un carico PM10 che supera di 8 volte e più il valore limite. In più quando si accendono si sprigiona una miscela che provoca reazioni chimiche che formano nuove sostanze velenose e spesso sconosciute.
Secondo Codacons “i fuochi d’artificio provocano un vertiginoso aumento delle polveri sottili, sostanze non salutari come le polveri di stronzio, bario, rame, alluminio, titanio e ferro. Non si tratta solo di una primitiva e pericolosa usanza, che ogni anno provoca centinaia di feriti, anche gravi, ma anche di una pseudomoda che, al di là degli incidenti, costituisce comunque un problema serio per la salute, in particolare per bambini, anziani ed animali”.
I giochi pirotecnici sono dannosi anche per l’uomo e l’ambiente per il problema legato alle polveri sottili emesse durante gli spettacoli. In molte città vengono proposte alternative più sicure
Eppure è dimostrato scientificamente che i fuochi d’artificio hanno effetti negativi sull’ambiente, sull’uomo, sugli animali domestici e fauna selvatica, terrorizzata percepisce un rumore a una distanza 4 volte superiore rispetto a noi, ma non è solo una questione di intensità del suono, anche del tipo di frequenza: l’uomo sente una gamma di suoni fino a 20 mila hertz, il cane da 40/46 mila hertz, i gatti a 70.000 Hz , i pipistrelli oltre 100.000 Hz. I botti pirotecnici scatenano negli animali paura e panico inducendoli a reazioni incontrollate e pericolose, come quelle di cani e gatti che fuggono perdendo l’orientamento con il rischio di smarrirsi e vagare per strada esponendosi a incidenti con gravi conseguenze anche per gli automobilisti, o gettandosi nel vuoto se lasciati sui balconi.
“Per gli animali selvatici i botti dei fuochi è un momento d’inferno. Le improvvise detonazioni determinano negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di essi, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con strutture urbane (case, lampioni, automobili, ecc.)”.
Alcune ricerche hanno dimostrato che gli animali sviluppano fobie causate dai botti pirotecnici. La Rspca (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) dichiarò che “nel 2001 furono curati dai veterinari in Inghilterra e Galles oltre 4825 animali per ferite causate da fuochi artificiali e/o avevano avuto prescrizioni di sedativi a causa del terrore per lampi e botti; i numeri sarebbero anche maggiori ma si ritiene che l’uso preventivo di sedativi e tranquillanti abbia occultato le reazioni di molti soggetti”.
Ultimamente molti comuni hanno vietato le feste pirotecniche, altre città hanno optato per le “novità alternative”: i fuochi senza botti, che nulla hanno da invidiare a quelli tradizionali ma senza controindicazioni e con costi più ridotti. A Genova vengono proposti spettacoli piromusicali, cioè accompagnati da brani di musica sinfonica senza detonazione. Altra alternativa che non inquina e non danneggia animali e uomini sono gli spettacoli di luce, di grande effetto, che suscitano ammirazione ed emozioni come quelli svolti alla Reggia di Caserta o al Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara.
Il commercio di ” botti “ illegali non è una novità in Italia: molti petardi sono venduti sotto banco a prezzi stracciati, ma la loro pericolosità è altissima. Basta dare un’occhiata agli anni precedenti e alle cronache del Capodanno e dei giorni che lo seguono o precedono. Danni a case, auto e persone (i danni più gravi sono soprattutto quelli fisici che non di rado sfociano in vere e proprie mutilazioni.
Oltre allo stress dei continui rumori della città, i botti di Capodanno non fanno altro che aumentare un insostenibile inquinamento acustico, che negli anni (a volte anche subito) causa un’inevitabile diminuzione dell’udito clacson, sirene, chiasso, cantieri stradali, il rombare di motori e tanto altro. È un continuo frastuono che interiorizziamo stressandoci, ma anche ledendo il nostro apparato uditivo”.