Livio Minafra e Ugo Sbisà a Umbria Jazz nel ricordo di Don Gino Samarelli
Il 14 luglio è stato per il pianista Livio Minafra e il giornalista Ugo Sbisà un giorno di vera soddisfazione poichè invitati ed accolti a Umbria Jazz per presentare il libro Jazz Europeo, non di solo passaporto. Piena la sala della Feltrinelli per l’appuntamento delle ore 11, inseriti a pieno titolo in cartellone prima del concerti di Franco D’Andrea, Kurt Rosenwinkel, Funk Off e Ray Gelato. Livio Minafra e Ugo Sbisà, intervistati da Enzo Capua, giornalista e consulente artistico di Umbria Jazz, hanno così parlato del fenomeno del Jazz Europeo fin dai tempi di Django e Gorni Kramer per passare a Martial Solal, Michel Portal, Alex von Schlippenbach, Gianluigi Trovesi, Pino Minafra e così via. Musicisti che hanno amato il jazz americano ma lo hanno poi trasformato in qualcosa di autoctono inserendo elementi di musica accademica o folk nostrana e inventando, per esempio il jazz flamenco di Pietro Itturalde, o il Jazz sovietico, di Misha Alperin o il Jazz dodecafonico di Giorgio Gaslini. Una tappa importantissima questa presentazione, se si considera anche che, storicamente, Umbria Jazz privilegia il jazz atlantico ed apre ai jazzisti europei soprattutto con gusto americano. Il libro edito per i Quaderni di Digressione, va nella direzione opposta poiché attenziona quegli artisti che si sono lasciati alle spalle la lezione americana. Anche per questo si ringrazia Umbria Jazz per l’ospitalità e l’occasione di apertura. Non a caso lo stesso Capua ha ribadito “Il Jazz Europeo non è una costola del Jazz americano ma ha ormai un territorio sonoro ed una luce propria.”
Non è mancato un commosso ricordo per Don Gino Samarelli, editore del libro, scomparso l’8 giugno scorso a 69 anni.
Prossima tappa di Livio Minafra, questa volta come musicista e non come scrittore, al Kilowatt Festival di San Sepolcro il 20 luglio in duo con lo storico danzatore contemporaneo Giorgio Rossi.