Palazzo Avitaja

L’ing. Vincenzo D’Ingeo, direttore dimissionario dell’Area urbanistica e ambientale: “Impossibile proseguire in queste condizioni!”

Scadrà il 19 gennaio p.v. il termine ultimo per concorrere al ruolo di Responsabile di Area in materia di urbanistica e ambiente.

Incarico vacante dal 31 dicembre 2016, dopo le dimissioni rassegnate dall’ing. Vincenzo D’Ingeo, direttore d’area 9 “Governo del Territorio”.
Decisione sofferta ma inevitabile dal momento che «di fatto, la Direzione dell’Area è stata resa inattuabile» dalle numerose criticità che la affliggono.
Nella comunicazione, D’Ingeo denuncia che, dal 1 dicembre, l’unica risorsa contabile – amministrativa a disposizione del suo Ufficio è stata autorizzata al comando (cioè è stata trasferita presso altro ufficio) per 23/36 ore alla settimana, comportando così un rallentamento dei tempi amministrativi legati alla gestione delle diverse attività afferenti l’Area 9.

Attività delicate, quali Proprietà sociale ed espropri – Materia di comparti, attività ablativa e sanante – Ambiente e gestione della Nettezza Urbana – Ufficio VAS – Ufficio Paesaggio.
Espropri – Rifiuti – Paesaggio, quindi. I tre settori funestati dai più grandi problemi a Ruvo di Puglia. Logico che occuparsi di tutte le attività legate a queste materie con scarsi mezzi induca a scrivere che «l’aggravio della situazione organizzativa non consentono più di sostenere la direzione dell’Area, sicché in corrispondenza della scadenza dell’incarico direttoriale, il sottoscritto non conferma più la disponibilità ad assumere nuovi incarichi».

Un gesto che riflette una delle gravi criticità della macchina amministrativa ruvese: la carenza di personale.

Un problema che si riscontra anche in altre aree, come evidenziato nella Relazione di inizio mandato 2016 – 2021 pubblicata sul sito istituzionale.

Per quanto riguarda l’Area 9, in particolare, si evidenzia una «dotazione organica fortemente ridotta; problematiche relative all’ambiente a causa delle numerose violazioni in materia; gestione dei rifiuti complessa a causa del passaggio verso la nuova forma di gestione associata prevista dalla normativa regionale (ARO); particolari difficoltà dovute alla complessa materia degli espropri e alle sentenze che hanno rivisto le indennità di esproprio stabilite negli anni 1997 – 2003, con notevoli aggravi di spesa per l’ente e per le cooperative dei soci assegnatari; esposizione debitoria dell’ente; contenzioso di difficilissima gestione».

Logico che questi problemi abbiano provocato una notevole pressione sull’Ufficio dedicato al Governo del Territorio tanto da spingere a una decisione così drastica, in un momento in cui forse bisogna stringere un po’ i pugni e i denti e cercare di affrontare le difficoltà, comuni a tutte le altre aree.

D’altronde, lo stesso sindaco Chieco ha sempre sottolineato, anche nei consigli comunali, come molti problemi della città possono essere risolti implementando le esigue risorse umane. Ma per far questo è necessario soprattutto disporre di adeguate risorse finanziarie ed è nota la non floridezza delle casse comunali ruvesi.

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