LIA CALDAROLA E ANTONIO MAZZONE FIRMATARI DELL’APPELLO DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI DI SINISTRA: “NO ALLE SCORIE NELLA NOSTRA MURGIA”
La rete di amministratori comunali di sinistra, ecologisti e liste civiche di Bari e Bat si mobilita contro la decisione del Governo di installare un sito di stoccaggio di rifiuti nucleari in diverse aree della Puglia.
L’appello è rivolto al presidente della giunta regionale di Puglia, a tutti i sindaci pugliesi e ai parlamentari eletti in Puglia. Tra i firmatari anche i consiglieri comunali di Sinistra Ruvese, Lia Caldarola e Antonio Mazzone.
“La notizia – si legge nella nota – dell’inclusione di diverse aree del territorio pugliese, in particolare della Murgia (Altamura, Laterza, Gravina) tra i potenziali siti di stoccaggio di rifiuti nucleari ci riporta indietro di vent’anni. Oggi si ripresenta in maniera subdola questa ipotesi alla quale occorre dare una risposta ancora più ferma e definitiva. La Puglia, già martoriata da decenni di scempi ambientali, non può e non deve diventare la pattumiera nucleare dell’Italia”.
“Abbiamo aderito anche noi all’appello nato in seno alla rete di consiglieri e consigliere di sinistra della nostra provincia”, comunica “Sinistra Ruvese” sulla pagina facebook ufficiale.
“Più di tutto – si legge nel testo – ci preme dire due cose a riguardo. La prima è che essere contro le scorie nella nostra Murgia non significa lavarsi le mani sulla questione, anzi. La questione delle scorie nucleari necessita di soluzioni che tutelino qualunque territorio, da sud a nord del Paese. La seconda cosa, altrettanto importante, è che crediamo sia necessario che i nostri rappresentanti in Parlamento, le donne e gli uomini che abbiamo eletto con i nostri voti e che sono adesso al Governo, non caccino la testa sotto la terra come gli struzzi. Perché questa terra non può continuare a lottare da sola ed essere ricordata solo in tempo di elezioni. Perché eleggere dei rappresentanti significa anche affidare la protezione di un territorio in quelle mani”.
L’appello degli amministratori di sinistra della provincia è teso a smuovere un’azione collettiva a partire dalle istituzioni: “Si rende necessaria un’azione comune da parte delle istituzioni pugliesi affinché si faccia immediatamente marcia indietro da questa soluzione inaccettabile, che causerebbe la definitiva morte della nostra Murgia e della sua forte vocazione ambientale, culturale e turistica. Come amministratori locali ci impegneremo già dalle prossime ore per proporre specifici ordini del giorno nei consigli comunali delle nostre comunità e sensibilizzare l’opinione pubblica per una grande mobilitazione comune”.