Politica

L'EX ASSESSORE AL BILANCIO, DI RELLA: "SOLO PER QUELLA IRREFRENABILE VOGLIA DI NUOVO"

L’ex assessore al Bilancio, dott. Rino Di Rella, fa una diagnosi al momento amministrativo ruvese al fine di evidenziare i meriti di coloro che hanno messo a punto una serie di azioni, finalizzate in questi giorni. Candidato nelle liste PD vuole difendere l’operato dell’amministrazione Ottombrini, la quale, a suo avviso, ha preparato il terreno alla nuova giunta Chieco: “La diagnosi non è ancora pronta. Dietro le quinte di palazzo Avitaja a quasi sei mesi dall’insediamento sono in corso accertamenti, verifiche e approfondimenti prima di rendere pubblica la ricetta, le prescrizioni utili a curare definitivamente le annose questioni che ormai da diverse amministrazioni tengono a dura prova la nostra città. Dagli espropri, alle gare “appese”. Dalla Ruvo Servizi agli sprechi diffusi. Dai comparti alla penuria di risorse per sistemare strade, urbane ed extra-urbane, ai debiti fuori bilancio “dormienti”. Eppure non è mancato, nella precedente amministrazione quell’impegno e quella determinazione che nelle parole e nei fatti hanno tracciato un percorso “riabilitativo” efficace e lungimirante che va solo seguito e magari perfezionato. Sulla questione espropri a più riprese era stato già definito un percorso “conciliativo” con gli assegnatari e con le cooperative, anche nelle aule di giustizia“.

Quindi fin qui, sono state portate a termine azioni realizzate in passato? “Le transazioni sottoscritte dall’amministrazione, assolutamente vantaggiose per entrambe le parti, testimoniano della perseveranza e della tenacia di chi fino a qualche mese fa ha tirato il carro. E finanche al buio. Si, perché la gara sulla pubblica illuminazione, che avrebbe dovuto efficientare l’intero impianto illuminate pubblico, dopo una serie di tentennamenti e ripensamenti era (qualche mese fa) giunta ad una meritevole conclusione: bisognava solo bandirla. Ma come spesso accade, le iniziative che stravolgono “prassi” consolidate da decenni, anche se portatrici di indiscussi vantaggi per la collettività, sono quelle che soffrono di un parto lento e faticoso….. A dire il vero anni fa, la medesima, nobile iniziativa accusò un aborto apparentemente spontaneo. Adesso sarà stato il nuovo codice degli appalti, o forse qualche altra codificazione ai più sconosciuta a prolungare la gestazione? Più chiara è la situazione delle gare di concessione e valorizzazione dei terreni comunali. Un parto gemellare a cavallo tra le due ultime consiliature che ha dapprima visto alla luce la legittima aggiudicazione (seppur osteggiata anche in tribunale) degli oltre 100 ettari di suolo in favore di un’azienda locale, nell’attesa di assegnare i restanti 20 ettari a conclusione una gara piena di “stop and go”. La società partecipata comunale oggetto da diversi anni di generosi propositi di efficientamento solo l’anno scorso ha avuto un formale, concreto ed indifferibile piano di razionalizzazione”.

E non solo: “L’amministrazione Ottombrini ha avuto il coraggio di licenziare alcuni dipendenti in forza alla Ruvo Servizi. Provvedimento assolutamente in linea con le esigenze dell’allora governo nazionale, che ha perfino anticipato di quasi un anno le prescrizioni obbligatorie contenute nell’attuale Testo unico sulle partecipate. Tutti provvedimenti che rispondevano ad un solo imperativo: eliminare gli spechi per liberare le risorse necessarie ad affrontare le nuove sfide dell’armonizzazione contabile, risorse per la costituzione dei fondi obbligatori (spese legali e contenzioso), per il ripiano del disavanzo tecnico, e poi la rata dei mutui e le transazioni da onorare, debiti fuori bilancio da riconoscere, ecc.. E si è realmente risparmiato, tanto che il rendiconto 2014 e 2015 hanno prodotto un avanzo di amministrazione sul quale dovrebbe reggere buona parte dell’imminente esposizione debitoria dell’ente, dal quale dipende la sua futura salute finanziaria, contro i rischi di default. La parsimonia con la quale le risorse sono state gestite negli ultimi anni assicura attualmente all’ente una maggiore serenità finanziaria: il boccone amaro l’ha ingoiato l’amministrazione Ottombrini elevando la quota pagamento sentenze espropri sino a € 14 milioni di euro, su una debitoria complessiva pari a circa 21 milioni di euro, quantificati a maggio 2015. Un alleggerimento di oneri che ora consente anche di grattare il fondo e di spendere più serenamente”.

Una bordata dietro l’altra: “Ora si possono cercare risorse e le si trovano, fino ad un anno addietro non era il caso neppure di cercarle, attesa tra l’altro, la pendenza ai danni dell’ente di una abominevole azione esecutiva per sentenze espropri di circa 1,7 milioni di euro che ha pesato per un anno e mezzo come un macigno su tutte le decisioni di spesa, almeno fino a quando l’amministrazione ha scoperto e dimostrato al giudice dell’esecuzione l’assoluta infondatezza della pretesa”.

La barca illuminata ha ben altro significato per l’ex assessore alle finanze: “E la barchetta illuminata in Piazza Matteotti, che dovrebbe traghettare i cittadini sino al Santo Natale ed al nuovo anno ben rappresenta il lavoro e la dedizione di chi, fino a qualche mese fa non ha mai smesso di remare, di chi ha tirato i remi in barca solo per fare spazio al cambiamento, ad una incontenibile voglia di nuovo. Una barca approdata guarda caso proprio su quella piazza vista edificare giorno dopo giorno, tra sfide e confronti, da chi ha lasciato un segno chiaro e luminoso nel recente passato della nostra bella città“.

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