Lettera del vescovo Cornacchia per la Venerabilità del Servo di Dio mons. Antonio Bello
Lettera del vescovo Cornacchia per la Venerabilità del Servo di Dio mons. Antonio Bello
Fratelli tutti,
con grande gioia e commozione, vi annuncio che il Santo Padre, oggi, 25 novembre 2021, ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto di venerabilità del Servo di Dio Mons. Antonio BELLO (1935-1993), ordinando di renderlo pubblico e di trascriverlo negli Atti del Dicastero. Egli, supportato dall’eccellente lavoro della suddetta Congregazione, ha riconosciuto ufficialmente che don Tonino ha seguito più da vicino l’esempio di Cristo e, pertanto, può essere proposto alla devozione e all’imitazione dei fedeli.
Il riconoscimento dell’eroicità delle virtù teologali e cardinali permette di proporre il nostro amato Vescovo quale testimone credibile del Vangelo, in attesa della sua beatificazione, che avverrà dopo che il Santo Padre approverà un eventuale miracolo divino che si compirà grazie alla sua intercessione.
Al fine di ravvivare la memoria, credo sia utile a tutti ricordare con gratitudine i passaggi più significativi che la nostra Diocesi ha vissuto per la buona riuscita della Causa.
Il Venerabile morì in fama di santità il 20 aprile 1993. Trascorsi otto anni dalla sua morte, cominciarono a essere messe in cantiere iniziative per poter incanalare quella fama, spontanea, crescente e diffusa, in un percorso canonico. Sulla base delle prime petizioni ricevute, il mio predecessore, Monsignor Luigi Martella, decise di consultare i Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese e altri Vescovi circa l’opportunità di introdurre la Causa di beatificazione e canonizzazione del suo predecessore. Trascorsi alcuni anni, il 28 febbraio 2007, ritenne maturo il tempo per dare avvio alla Causa: il primo atto fu quello di costituire la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi parte attrice. Nello stesso giorno, Mons. Martella nominò Postulatore della Causa Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Il 15 marzo 2007, la Conferenza Episcopale Pugliese esprimeva all’unanimità il parere positivo circa l’introduzione e il prosieguo della Causa. Il 27 novembre 2007 giungeva il prescritto nihil obstat da parte della Congregazione delle Cause dei Santi, a firma del Prefetto. Il 23 marzo 2008, Mons. Martella emanava il decreto per la costituzione del Tribunale, composto da don Antonio Neri, Giudice delegato; Mons. Luca Murolo, Promotore di Giustizia; don Nunzio Palmiotti, Notaio; don Fabio Tangari e la dottoressa Franca Maria Lorusso, come Notai Aggiunti. Il 20 aprile 2008, quindicesimo anniversario della morte del Servo di Dio, Mons. Martella emanò il prescritto editto. Nella medesima data fu nominata anche la Commissione Storica nelle persone di Mons. Luigi Michele de Palma, Mons. Salvatore Palese e don Ignazio Pansini. Sempre il 20 aprile 2008, Mons. Martella nominò Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano (e attualmente Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi), e don Giovanni Ancona, quali Censori teologi degli scritti del Servo di Dio. La Commissione Storica, invece, presentò la propria relazione in data 24 aprile 2010. Ultimata la fase previa, Mons. Martella poté finalmente aprire l’Inchiesta diocesana nella Chiesa Cattedrale di Molfetta in data 30 aprile 2010. Il Tribunale procedette regolarmente all’escussione dei testi fino al 4 giugno 2011, quando si dovette procedere alla sostituzione del Giudice delegato, nominato Sottosegretario della Congregazione per il Clero, con Mons. Sabino Lattanzio, con cui si portò a termine il lavoro. La dichiarazione di assenza di culto fu emessa in data 7 novembre 2013. Il 30 novembre 2013 si tenne l’LXXXI e ultima sessione dell’Inchiesta diocesana. Sigillati gli atti, essi furono portati alla Congregazione delle Cause dei Santi dal Postulatore Mons. Agostino Superbo. Il 14 ottobre 2014 fu emesso il decreto di apertura degli atti a firma del Cardinale Angelo Amato, Prefetto, e del Segretario Mons. Marcello Bartolucci. Successivamente fu nominato Mons. Luigi Michele de Palma nuovo Postulatore della Causa in fase romana. Il decreto di validità fu emesso il 17 aprile 2015. In data 3 luglio 2015 il Congresso ordinario della Congregazione delle Cause dei Santi designò Relatore della Causa Mons. Maurizio Tagliaferri.
Il 20 aprile 2018, Papa Francesco, in occasione del XXV anniversario del dies natalis di don Tonino, si recò ad Alessano e a Molfetta, e il 24 giugno 2020, ricevette dalle mie mani la Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis, esprimendo parole di incoraggiamento per il prosieguo della Causa.
Il Congresso dei Consultori Teologi si è tenuto, con unanime voto positivo, il 10 giugno 2021. Il 16 novembre u.s. l’Ordinaria dei Cardinali e Vescovi membri della Congregazione ha espresso parere favorevole.
La notizia della Venerabilità – che è stata annunciata stamane, un’ora prima dell’ora ufficiale, come speciale dispensa concessa dal Santo Padre ai Vescovi italiani riuniti a Roma in Assemblea straordinaria – rappresenta una singolare Grazia con cui il Signore desidera benedire la nostra Diocesi e la Chiesa tutta. Questo è il motivo per cui, nell’intera Diocesi, abbiamo fatto suonare le campane a festa. Tale gesto ha significato non solo la nostra indicibile gioia, ma anche e soprattutto la consapevolezza che l’autore di tale suono è stato proprio lui, don Tonino, il Vescovo della Chiesa del grembiule, che ha permesso il suono delle campane non solo sui campanili, ma nel cuore di ogni uomo e donna di buona volontà.
Con la presente, quindi, invito tutti i sacerdoti a comunicare ai fedeli, durante le SS. Messe di domenica prossima, 28 novembre, il riconoscimento della Venerabilità di Mons. Antonio Bello, e a benedire il Signore con la recita di questa preghiera, composta dal sottoscritto per la circostanza:
O Padre, ricco di misericordia,
che hai colmato dei tuoi doni
il Venerabile don Tonino Bello,
sollecito successore degli Apostoli,
testimone del Vangelo e costruttore di pace,
ti preghiamo di sigillare la sua santità
con la tua divina approvazione,
affinché rendiamo lode al tuo nome,
attraverso l’imitazione della sua vita virtuosa,
spesa con gioia al servizio dei poveri e degli ultimi.
L’amore che lo condusse in ogni periferia esistenziale
ci sproni ad alzare lo sguardo verso di te,
per rafforzare la fede, nutrire la speranza e abbracciare la carità.
Concedici di essere, come lui, Chiesa del grembiule,
rispondendo, con umiltà e gioia, alla nostra vocazione.
Alla sua intercessione affidiamo i nostri propositi,
certi di ricevere le grazie che invochiamo.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
A breve calendarizzeremo una Solenne Celebrazione Eucaristica, in cui, alla presenza del cardinale Prefetto, daremo lettura ufficiale del decreto di Venerabilità.
Un saluto benedicente e grato a tutti: sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi e fedeli laici.
+ Domenico Cornacchia, Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi