“L’essere umano tra scienza e arte” – Gli studenti del Tedone in visita a Firenze alla mostra Body Worlds
Michele Lusito della classe 5H del Liceo Scientifico ci parla dell’esperienza svoltasi a Firenze da parte delle quarte e quinte classi dell'”O. Tedone”.
“Sapersi orientare è una qualità apprezzata in più situazioni, che si tratti di saper fissare punti di riferimento evitando di smarrirsi o anche essere in grado di risolvere articolati dilemmi scientifici, informatici, filosofici con perizia. Ed è di orientamento che si parla anche quando un folto gruppo di studenti promettenti, delle quarte e quinte classi del Liceo Scientifico e Linguistico “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia, ha scelto di visitare a Firenze, la mostra itinerante “Body Worlds” che ad oggi ha registrato, in più di 100 città del mondo, oltre 40 milioni di visitatori.
La mostra ideata dal medico tedesco e scienziato Gunther von Hagens dedicata al “vero mondo del corpo umano” si può visitare nel Complesso Monumentale di Santo Stefano al Ponte (Ponte Vecchio). Presentato come un appuntamento imperdibile, permette di conoscere la straordinaria sinergia tra gli organi e gli apparati anatomici che rende possibile la vita. L’esposizione si presenta con l’allestimento dal titolo “Al Cuore della Vita” focalizzato sul cuore, motore dell’esistenza, e sul sistema cardiovascolare: tramite la visione di interi corpi plastinati, una tecnica, creata da Von Hagens, che permette la perfetta conservazione di tessuti ed organi, è possibile comprendere com’è fatto il nostro corpo in maniera semplice ma estremamente dettagliata. Orientamento decisamente concreto, dato che quelli che potrebbero essere futuri studiosi del corpo umano, hanno avuto la rara opportunità di osservare da molto vicino ciò con cui un giorno avranno a che fare. Trattasi di corpi, veri corpi perfettamente conservati e descriventi in maniera diretta i segreti dell’anatomia umana. Statue in carne e ossa protette dalla plastinazione, un meccanismo di conservazione ideato nel 1977 dall’anatomopatologo tedesco Gunther Von Hagens che prevede la sostituzione dei liquidi corporei con polimeri e silicone che altrimenti si decomporrebbero. Potrebbe certo non essere roba per i deboli di stomaco, ma è il pane di chi ha fame di conoscenza e il fatto che tale mostra sia stata esposta nella patria dei “de’ Medici” non fa che rafforzare il legame che congiunge arte e ricerca scientifica. Non è mancata una visita alla fantastica città alla scoperta di Palazzo Pitti e della Galleria dell’Accademia, nella quale il David di Michelangelo sugella l’unione tra scultura e anatomia umana. E’ stato un viaggio gratificante e oltremodo costruttivo, dedicato ai futuri medici o ricercatori che un giorno si ricorderanno ciò che forse ha convinto loro ad intraprendere la complicata via della clinica e della ricerca medica. L’uomo è stato osservato e analizzato come opera d’arte e capolavoro tanto antico quanto contemporaneo, che necessita quindi dei migliori restauratori”.