L’ESPERIENZA IRLANDESE DEI RAGAZZI DEL LICEO “O. TEDONE”: “GET ON BOARD, LET’S GO ABROAD!”
Silvia Giangaspero (classe IV sez. C) racconta l’esperienza a Dublino di diciotto ragazzi provenienti delle classi quarte del Liceo “O. Tedone”, protagonisti di un progetto scolastico molto interessante.
È da poco giunta al termine l’intensa esperienza di noi diciotto ragazzi provenienti dalle classi quarte del Liceo “O. Tedone”, immensamente grati per aver potuto assaporare a fondo ogni istante della lontana Irlanda con l’accompagnamento delle docenti Cinzia Zifarelli e Anna Scarpa. Il viaggio, frutto di un progetto finanziato dall’Unione Europea, ci ha permesso di visitare ogni angolo di Dublino e di esplorarne i dintorni e le altre magiche realtà poco note.
L’esperienza ha naturalmente incrementato il nostro livello di inglese, grazie al contatto costante con le famiglie ospitanti e alle lezioni quotidiane, tenute da docenti madrelingua presso la Dublin City University. Il tutto propedeutico per il superamento dell’esame Cambridge FCE, tenutosi presso il nostro Liceo in data 27.07 in una seduta straordinaria riservata a noi studenti.
Impossibile negare e nascondere come inizialmente fossimo leggermente spaventati al pensiero di dover condividere la nostra daily life con un’altra famiglia, abituata a ritmi totalmente differenti dai nostri. Nonostante ciò, abbiamo ben presto capito di esser divenuti parte di quelle nuove famiglie dublinesi, continuamente pronte a darci affetto e a farci sentire come se fossimo sempre stati parte di loro. Dinnanzi a ciò, è passata in secondo luogo la naturale e italianissima difficoltà di confronto con pasti differenti ed un clima in costante bilico tra pioggia e sole, sopraffatta, però, dalla voglia di scoprire nuovi luoghi e tradizioni ad essi connesse, di immergersi nelle infinite distese verdi di Albert College Park e di S.Stephen’s Green Park, di passeggiare attraverso la Dublino notturna, dei vicoli illuminati, della musica dal vivo, degli artisti di strada, del tramonto alle undici di sera. D’altronde, come da sempre la letteratura ci insegna, il confronto con il diverso è un momento altamente formativo poiché ci insegna ad apprezzare quello che abbiamo e ci arricchisce di quello che non possediamo.
Tra duro impegno e al tempo stesso energico divertimento il mese è volato via, permeando tuttavia la nostra esperienza del ricordo delle passeggiate sugli squarci delle spiagge di Howth e Bray, delle scalate tra il verde di Glendalough e le sue distese di acqua dolce, l’afternoon tea, sorseggiato nello squisito chioschetto di Phoenix Park, i mercatini di Galway, la frenesia su O’Connell Street e Ha’PennyBridge, la maestosità del Trinity College, la rapidità estasiante dei ballerini di Riverdance. E nulla servirà a lenire l’armonia e la solidità degli affetti tra noi stabiliti, poiché, è inevitabile, come un proverbio giapponese suggerisce, “una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci tenute insieme”. Ciò serve ad evidenziare quanto il team building abbia contribuito alla perfetta riuscita di questa splendida esperienza, concorrendo a compensare i limiti di ognuno o le proprie competenze e abilità, permettendo una collaborazione efficace e duratura, garantendo il supporto reciproco nei momenti di difficoltà e condividendo la gioia nei momenti di festosità e diletto.