Leo: “Nella seconda metà di settembre, riaprono le scuole. Sicurezza per ragazzi ed insegnanti”
“Suonerà nella seconda metà di settembre la campanella per migliaia di studenti e studentesse della Puglia. L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha pesantemente inciso nell’organizzazione dell’avvio dell’anno scolastico ma è importante fare tutto il necessario per rendere la scuola un luogo sicuro per i nostri ragazzi e per i nostri docenti ” ha commentato l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Sebastiano Leo.
È stata fissata al 24 settembre la data di inizio dell’anno scolastico 2020/2021 che si concluderà l’11 giugno, fermo restando l’autonomia scolastica e la riapertura al 1 settembre delle scuole pugliesi per tutte le attività propedeutiche alla ripresa. La scelta della data, condivisa con le organizzazioni sindacali, è ricaduta nella seconda metà nel mese, 4 giorni dopo rispetto all’anno precedente, per permettere agli enti locali di portare a termine tutti i lavori necessari, nell’ambito dell’edilizia scolastica, dopo l’emergenza sanitaria e ai dirigenti scolastici di riorganizzare i tempi-scuola. Proprio in queste ore sono in corso, infatti, i tavoli tecnici tra dirigenti scolastici, Comuni e Province per capire gli interventi e le strumentazioni necessarie per una ripartenza in totale sicurezza.
Resta aperto anche il fronte dell’organico dal momento che quanto previsto nella bozza di decreto interministeriale all’esame della conferenza Stato-Regioni non sembra essere sufficiente rispetto al fabbisogno. La Regione Puglia, unitamente ad altre regioni italiane sosterrà con forza la causa, ribadendo anche la necessità di garantire per l’anno scolastico 2020-2021 almeno lo stesso numero di autonomie scolastiche (con dirigenti e DSGA) dell’anno scolastico in corso.
L’inizio dell’anno scolastico è stato fissato anche sulla base della data delle elezioni regionali che si svolgeranno il 20 e 21 settembre. È stato necessario posticipare al dopo elezioni l’avvio della scolastico perché una riapertura anticipata avrebbe portato ad un inefficace stop immediato delle attività per la scuola con relativi oneri di sanificazione degli ambienti prima e dopo il voto.