L'EDITORIALE DI "LUCE E VITA": "TRENT'ANNI INSIEME"

«La Sacra Congregazione dei Vescovi, in data 8 ottobre 1986, ha reso pubblici alcuni provvedimenti relativi alle nostre quattro diocesi unite… Anche se non modificano l’impianto pastorale, dal momento che l’unificazione operativa sostanzialmente era già avvenuta, tali provvedimenti sono invece abbastanza innovativi sotto il profilo delle considerazioni storiche e tradizionali. (…) non diremo più “le nostre Chiese locali” o “l’Ufficio Interdiocesano”… ma “la nostra Chiesa locale”, “l’Ufficio catechistico diocesano”…».

Così la nota redazionale di Luce e Vita n.35 del 12 ottobre 1986 (diretto da don Gino Samarelli) che dava notizia del decreto della Congregazione dei Vescovi per la piena unificazione delle diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo, datato 30 settembre 1986.

Trent’anni insieme!

Cattedrale, Concattedrali, Capitolo Cattedrali, Capitoli delle Concattedrali, Presbiterio diocesano, Santi Patroni, Calendario liturgico… Poi anche l’unificazione degli organismi, gli uffici, le associazioni… Un cammino comune già famigliare a tre città, alle quali si aggiunse Ruvo, tutte unite dalla sapiente e profetica azione pastorale di Mons. Bello che dall’autunno 1982 muoveva i suoi primi passi episcopali con una chiara prospettiva unitaria.

La nota poi concludeva: «Una cosa è certa: siamo tutti chiamati ad accogliere con serena disponibilità queste innovazioni, affinchè la nuova realtà diocesana sia sempre più protesa e meglio attrezzata a diffondere il Regno di Dio in una società che è in fase di così acuta e accelerata trasformazione».

Non è la sede nè il caso di tracciare improbabili bilanci, semmai un veloce sguardo retrospettivo (per gli aspetti storici si legga il saggio di mons. de Palma dedicato alla nostra Diocesi nel volume Storia delle Chiese di Puglia, a cura di S. Palese e L. M. de Palma, Ecumenica Editrice, Bari 2008, riportato anche sul sito diocesano).

è una data importante perchè sancito l’identità di un popolo in cammino lungo un percorso non facile, fatto di resistenze e slanci, guidato da Pastori illuminati che hanno saputo tracciare rotte precise: Insieme, alla sequela di Cristo sul passo degli ultimi (Mons. Antonio Bello); Servi… fino all’orlo. Evangelizzare gli adulti a partire dal matrimonio e dalla famiglia (Mons. Donato Negro); Con Cristo sui sentieri della Speranza. Progetto di Pastorale giovanile e Alla scuola del Vangelo: educarsi per educare (Mons. Luigi Martella) con le relative declinazioni annuali. E proprio in questi giorni ripartiamo con Mons. Domenico Cornacchia per Annunciare la gioia del Vangelo in famiglia.

Quante esperienze, quanto cammino, quante novità… ed è capitato anche che ci si sia fermati “sotto la nube” a recuperare il fiato e ricontrollare il sentiero, non senza nostalgie e mormorazioni, qualche volta chiudendosi, qualche altra aprendosi. Importanti opere-segno sono state poste sul territorio, centri di animazione e frecce direzionali secondo una precisa logica evangelica e di carità operosa; grosso impegno per la cura degli edifici sacri esistenti e la costruzione dei nuovi, la valorizzazione dei beni culturali, la cura della formazione dei seminaristi e dei sacerdoti, come anche dei laici. Il tutto non senza fatiche ed errori, ma anche con spinte esemplari che hanno trovato consenso e apprezzamento fuori Diocesi.

Un grande cammino animato da vescovi, sacerdoti, religiosi e laici che si sono spesi generosamente per la comunione reale, relazionale, personale, oltre che formale, cominciato solo pochi decenni fa’ e aperto al futuro.

Ricordiamo quanti non sono più con noi, coloro che che ci hanno lasciati prematuramente – don Tonino Bello, don Gino Martella, don Mimmo Amato – e tanti altri ai quali dal cielo chiediamo di continuare a tifare per noi, perchè i trenta anni siano davvero gli anni di una rinnovata maturità, di una Chiesa gradita a Dio e agli uomini, quelli che sono in fondo.