L’EDITORIALE DI “LUCE E VITA”: “SEMINARIO MINORE, SEMINARIO POSSIBILE”
L’editoriale di “Luce e Vita” di questo settimana è firmato da Mons. Cornacchia.
Con particolare gioia scrivo un breve messaggio per la Giornata del Seminario Minore della nostra Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
Innanzitutto rendo grazie a Dio perché abbiamo un Seminario, aperto, nel quale ci sono ragazzi preadolescenti e adolescenti in discernimento vocazionale.
Sappiamo che in molte Diocesi, italiane e non solo, ormai il Seminario Minore rimane un semplice ricordo dei tempi passati. Io personalmente vengo dal cammino vocazionale, iniziato proprio nel Seminario Minore di Bari, nel 1961. È vero, io stesso vedevo lontana la mèta e ritenevo tutti gli altri migliori e più capaci di me. Tuttavia, con fiducia, anche tra mille prove e difficoltà, tappa dopo tappa, vedevo che il traguardo si avvicinava. Sono tanto grato e riconoscente prima di tutto al Signore e poi ai numerosi educatori e formatori che, lungo il percorso formativo, mi hanno accompagnato, incoraggiato, atteso, attirato con la forza del loro esempio.
Mi rivolgo a voi educatori e formatori della Comunità educativa del Seminario Minore: siate veri amici, fratelli e padri dei ragazzi a voi affidati. Siate pazienti, umili, autorevoli e non autoritari!
A voi, ragazzi, dico: non scoraggiatevi, siate perseveranti. Se il Signore vi chiama, non abbiate paura di rispondergli: eccomi!
Inoltre, come diceva qualcuno “una rondine non fa primavera” e, “per un albero che cade, c’è una foresta che cresce”. Le cadute, le strettoie del cammino, non ci devono intimorire. Dopo ogni notte, sorge sempre il sole. Abbiate fiducia! “Il Signore non ci chiama perché siamo i migliori, ma perché lo diventiamo”, diceva Sant’Agostino.
La Ratio Fundamentalis circa la vocazione presbiterale, pubblicata il giorno dell’Immacolata 2016, così si esprime: “Le vocazioni ecclesiali sono manifestazioni delle incommensurabili ricchezze di Cristo (Cf Ef 3, 8) e, pertanto, devono essere tenute in grande considerazione e coltivate con ogni premura e sollecitudine, affinché possano sbocciare e maturare” (RF11). Coloro che sono preposti alla guida dei seminaristi non devono inventarsi le vocazioni, bensì le devono scoprire, discernere e coltivare! Inoltre, circa il Seminario Minore, lo stesso documento afferma: “Lo scopo del Seminario Minore è aiutare la maturazione umana e cristiana degli adolescenti, che mostrano di avere in sé i germi della vocazione al sacerdozio ministeriale, al fine di sviluppare, conformemente alla loro età, quella interiore libertà che li renda capaci di corrispondere al disegno di Dio sulla loro vita” (RF 18).
Un grazie alle famiglie dei ragazzi, ai loro parroci di origine e alle Comunità di appartenenza. Continuate a sostenere con la preghiera e l’esempio i nostri ragazzi che, se il Signore vorrà, potranno essere le guide spirituali e morali nella Chiesa. Grazie ai numerosi benefattori, che rendono il tutto, con la loro vicinanza e generosità, più facile e sereno. Auguri!