L’editoriale di “Luce e Vita”: “Giornata del Seminario: crescere ed interrogarsi per raggiungere il meglio della vita”
Quando vediamo un gruppo di ragazzini subito la mente ci porta ad esternare pregiudizi contro di essi: «Non si impegnano, sono buoni a nulla, sono depressi e stanchi, non sanno prendere decisioni, stanno sempre col cellulare in mano…». Tutto ciò inevitabilmente scredita il mondo dei giovani facendoci pensare che solo il mondo degli adulti vale ed è importante, ma così non è. Ne è prova la comunità del nostro Seminario diocesano.
Composta da nove ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che liberamente hanno deciso di sperimentare l’esperienza della vita comunitaria. Niente a che vedere con i collegi di taluni Reality.
Il Seminario non è un collegio, è una comunità dove non si respira l’aria del rigore e della punizione ma il profumo sempre piacevole di una grande famiglia, seppur anche da noi ci sono regole e dinamiche da dover rispettare.
Come è possibile che un adolescente prenda la decisione di salutare la sua casa, mamma e papà, il lunedì mattina e rivederli il venerdì pomeriggio?
Ogni adolescente porta con sè desideri, aspettative, sogni, interrogativi per la vita futura. La vera questione è come gestire tutto ciò? Ebbene questi giovani hanno conosciuto attraverso la propria Parrocchia, attraverso gli amici o tramite una testimonianza, la grande famiglia del Seminario e hanno scoperto che essa ha questa funzione: mettersi a servizio del giovane per accompagnarlo verso una scelta matura che prenderà appena adulto. Scelta che orienterà tutta quanta l’esistenza come ad esempio proseguire il cammino vocazionale nel Seminario Maggiore per prepararsi alla vita sacerdotale o accarezzare l’idea di un amore familiare oppure continuare a crescere ed interrogarsi su come arrivare al “meglio della vita” (Christus vivit 143). Ciò avviene in un tempo e spazio fatto di condivisione fraterna e di crescita grazie a formatori e a persone che si spendono per il cammino di questi giovani.
Una comunità che accompagna gli adolescenti ad essere persone felici è proprio una rarità. Tra l’altro, trovare ragazzi che già dall’età adolescenziale si mettono in gioco, puntano a crescere, a fare delle scelte, a prendere in mano la vita e talvolta a provare anche “il brivido” di incamminarsi verso ciò che non si conosce ancora bene, mi fa pensare al fatto che esistono sul nostro pianeta ragazzi che “fanno la differenza” e che testimoniano coraggio e desiderio di essere santi nelle scelte che faranno.
Il mondo adolescenziale allora non è sempre ineducazione e pigrizia, ma soprattutto ricchezza e speranza in un futuro di condivisione e comunione che va controcorrente.
Certamente l’opinione pubblica sul futuro dei Seminari minori risulta essere varia: oggi in Italia tanti di essi chiudono per mancanza di ragazzi, ma ben pochi sanno che ci sono tanti altri Seminari che crescono e mutano nei loro aspetti e formule di accompagnamento. L’aria di disfattismo che fa lanciare a sproposito espressioni del tipo «Tanto tra poco i Seminari minori chiuderanno, che serve più impegnarsi?» non fa proprio bene a queste comunità, anzi porta a spendersi sempre meno per delle realtà che non hanno pari in termini di accompagnamento degli adolescenti.
Guardando la nostra comunità non riesco ad immaginarla chiusa. Certo, tutto può accadere in un mondo in cui tutto cambia e si trasforma velocemente, ma sentirsi dire dai seminaristi l’ultimo giorno prima di ritornare a casa per le festività natalizie: «don, vogliamo restare ancora un altro po’ quà» oltre che far vibrare le corde del mio cuore di sacerdote, mi fa prendere consapevolezza che la nostra comunità ha motivi per esistere e che una strada giusta può essere investire su di essa sia termini di risorse economiche, da non sottovalutare, che in termini di risorse umane, mai abbastanza.
don Vincenzo Sparapano, rettore del Seminario diocesano
La comunità del Seminario 2019/2020
Ragazzi seminaristi: Christian Fracchiolla (Concattedrale in Ruvo); Rocco Catalano (Immacolata in Ruvo); Stefanoandrea Balzano (Immacolata in Terlizzi); Emanuele Paparella (S.Famiglia in Ruvo); Antonio Tambone (S.Giuseppe in Giovinazzo); Francesco Cirilli (S.Bernardino in Molfetta); Giuseppe Gesmundo (S.Lucia in Ruvo); Davide Minafra (Santa Lucia in Ruvo); Pierfrancesco Barile (Immacolata in Terlizzi)
Équipe formativa: don Vincenzo Sparapano, Rettore; don Luigi Ziccolella, Vicerettore; don Raffaele Gramegna, Padre Spirituale; sorella Giovanna Parracino, Psicologa per la Formazione.
Docenti per l’assistenza allo studio: Rosa Spaccavento (Lettere); Matteo Corrieri (Matematica); Franco Allegretta (Fisica e Chimica); Francesca De Gioia (Lingue straniere)