LE PRODUZIONI DOP E IGP PUGLIESI NON RIENTRANO FRA QUELLE RICONOSCIUTE DAL CETA
L’amara constatazione è di Elvira Tarsitano dell’Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi. Nessuno dei prodotti DOP e IGP pugliesi rientra fra quelle riconosciute dal CETA.
“Per l’Italia – spiega Tarsitano – il Ceta prevede la protezione di 41 prodotti di denominazione di origine: dalla bresaola della Valtellina all’aceto Balsamico di Modena, passando per la Mozzarella di Bufala Campana e il Prosciutto di Parma, etc. I nostri prodotti non hanno “rappresentanza”. Si pensa alle poltrone dei consorzi e non agli accordi internazionali“.
Dura presa di posizione nei confronti degli Europarlamentari pugliesi: “Irresponsabili. Ancora una volta – prosegue – sono stati traditi diritti sociali, diritti ambientali e milioni di persone. Continua lo scollamento tra la base e chi dovrebbe rappresentarci. Con l’approvazione provvisoria di oggi del CETA da parte del parlamento europeo sono a rischio beni e servizi commerciati con gravi ripercussioni negative per le piccole e medie imprese, come quelle pugliesi. A rischio i diritti del lavoro, i servizi pubblici, la sicurezza alimentare e l’ambiente”.
“Dopo oggi, le associazioni ambientaliste, le comunità – conclude – chiedono a gran voce che anche il Parlamento italiano si occupi di commercio internazionale e che si apra una consultazione partecipata che veda tutti gli attori coinvolti a tutela del lavoro, della democrazia e dei diritti”.