Attualità

LE PROBLEMATICHE DEL CENTRO ANTICO, I RUVESI RIFLETTONO SUI MOTIVI DELLA “FUGA” DEI COMMERCIANTI

Un “pensiero ad alta voce” per smuovere le coscienze e cominciare a riflettere seriamente sulla situazione attuale del centro storico. La discussione, aperta da Michele Pellicani su facebook”, ha prodotto un’iterazione tra cittadini ruvesi di cui è giusto darne notizia. Tanti gli spunti di riflessione su un argomento molto vasto e che comprende varie sfaccettature. Da domani comincia una nuova vita per la storica “Ferramenta Brucoli”: si trasferirà in via U. Giordano.

Questo trasferimento, assieme alla chiusura di ulteriori attività negli ultimi mesi, ha fatto riemergere la discussione legata al rilancio del centro antico a Ruvo di Puglia, un luogo da dove i commercianti scappano perchè non garantisce attrazioni forti per rilanciare il commercio.

La difficoltà di gestione degli esercizi commerciali, sommata ad altre limitazioni proprie del centro antico, ha fatto via via scemare l’entusiasmo per il centro antico. E se, da una parte, è giudicato meraviglioso, dall’altra non è più considerato un attrattore commerciale.

Non sta chiudendo – commenta Vito Di Vittorio – solo l’attività del centro storico, stanno abbassando le serrande tutti coloro che non presentano oggi un differente prodotto commerciale di quello presente sugli scaffali degli ipermercati. Per rivitalizzare il nostro bellissimo Borgo Antico dovremmo pensare di attivare una differente domanda e preparare il sito ad accogliere una differente clientela preposta a spendere non sui beni di largo consumo, ma si chicche di prodotto completamente diverse. Incentivazione di manifestazioni storiche, eno-gastronimiche, come anche quelle attuali di tipo religioso, accompagnate da buona pubblicità, accoglienza del turista, servizi e accordi tra più Comuni dello stesso agro per un tour che duri più di un solo giorno“.

Fatto sta che per molti la “distruzione” del centro storico per molti è coincisa con la riqualificazione della “piazza del pesce”, quando Piazza Le Monache da punto di aggregazione fu trasformata in “car-Park”. Lo ribadisce Angela Longone che poi parla “di politiche innovative per il rilancio, proponendo anche incentivi su artigiani, negozi di souvenir, tradizioni e perché no anche abbigliamento. Con proposte serie e non incentivando Tutti, compresi i cinesi e le sale slot o scommesse”.

Si apre – spiega Anna Scarongella – dove il commercio è più florido, dove si organizzano eventi per attirare la gente, per i commercianti solo la sagra del fungo cardoncello portava liquidi alle casse, il resto dei 364 giorni si era li a boccheggiare”

Questo, invece, il commento del primo cittadino, Pasquale Chieco: “Di questo e di quello che si può fare stiamo discutendo con i commercianti del centro antico che hanno apprezzato:
1. Le iniziative puntate sul centro storico: non solo sagra del cardoncello ma anche ad es. luci d’artista che ha portato tantissimi turisti a visitarci. È una strada che continueremo a perseguire (ad es riportando al centro il mercato).
2. Il progetto dei parcheggi a pagamento lungo i corsi con spazi riservati ai residenti e vantaggi per (i clienti de) i commercianti. Progetto posto quale condizione per l’avvio al centro della ZTL.
3. L’azzeramento per 3 anni della TARI alle nuove aperture in centro antico.
4. La centralità della zona antica nelle molte e importanti azioni oggetto del DUC (distretto urbano del commercio) sul quale puntiamo molto non solo per le risorse ma anche per semplificare la regolamentazione attuale“.

C’era una volta il centro antico di Ruvo di Puglia: si riuscità a riscrivere una nuova gloriosa pagina di esso?

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