LE MARCE FUNEBRI, UN GRANDE ORGOGLIO RUBASTINO
Il dott. Franco Stanzione fa una panoramica su un grande elemento della Settimana Santa ruvese, ovvero le marce funebri!
A mio parere, Ruvo di Puglia è, per antonomasia, la “Città della Settimana Santa”.
In questo periodo cinque processioni sfilano lungo le vie della città tra due ali di persone in religioso silenzio, rapite dalla loro eccezionale bellezza.
Atmosfere di devota intensità adornate dalle splendide “Marce Funebri” che arricchiscono il vasto repertorio della musica della Settimana Santa rubastina.
Le Marce Funebri dei Maestri ruvesi e di altri compositori accompagnano letteralmente il passo lento e ondeggiante dei portatori della “Desolata” il Venerdì di Passione; del gruppo statuario de “Gli Otto Santi” il Giovedì Santo; de “I Misteri” il Venerdì Santo e della “SS. Pietà” il Sabato Santo e di “Gesù Risorto” il giorno di Pasqua. Inoltre, le Chiese dove operano le Confraternite diventano splendide cornici ai Concerti dedicati a queste composizioni musicali dedicate alla Passione di Cristo e alle tante sfumature del dolore dell’uomo.
Ecco i titoli di alcune tra le più intense ed emozionanti Marce Funebri:
Il pianto dell’ orfano – Quante lacrime – Eterno riposo – Tristezza di Antonio Amenduni; Rassegnazione – Giorno di Dolore – Vivo Cordoglio – Triste ricordo – Addolorata di Alessandro Amenduni; Povero Ettore di Francesco Porto; Elegia di Gennaro Sibilano; Marcia funebre Op. 35 di Fryederyk Chopin; Milite ignoto di Roberto Bartolucci; Perduta di Raffaele Caravaglios; Desolata di Basilio Giandonato; Eterno dolore di Evaristo Pancaldi; Una lacrima sulla tomba di mia madre di Amedeo Vella; Ecce Homo – Maria Vergine del Suffragio di Rocco Di Rella; Il Calvario di Vincenzo Jurilli.