LE IENE A RUVO: TRASMESSA LA PUNTATA
Come già anticipato nell’articolo del 19 Luglio 2019, nella serata di ieri, martedì 22 ottobre, è andato in onda il servizio del programma televisivo “Le Iene”, riguardante il problema della malasanità in Puglia e, per quel che più ci riguarda, le presunte irregolarità delle assunzioni amministrative nell’ex nosocomio di Ruvo.
L’inchiesta è partita dall’Ospedale Sarcone di Terlizzi il quale, dopo una ristrutturazione costata oltre tredici milioni di euro alle casse dello Stato, è pronto ad esser dismesso entro la fine dell’anno venturo. La situazione appare ancor più surreale ove si consideri che l’avvio dei lavori è avvenuto quando già si era a conoscenza della circostanza che detta struttura fosse destinata alla chiusura. Ma la realtà terlizzese, con sale operatorie all’avanguardia e stanze con apparecchiature nuove di zecca ma vuote, non è la sola. In nome di una riorganizzazione che sta causando spreco di danaro pubblico e di personale, molteplici sono le strutture ospedaliere pugliesi nuove o appena ristrutturate che dovranno essere dismesse e convertite, successivamente, in presidi territoriali di assistenza.
Avranno la stessa sorte di altri ex Ospedali, come quello di Rutigliano e Toritto, abbandonati a se stessi? È questo l’interrogativo posto dal suddetto servizio.
La “iena” Gaetano Pecoraro, coadiuvato da un medico della Asl barese, che ha preferito rimanere nell’anonimato, e da un dirigente Asl milanese, ha cercato di risalire all’origine del problema della malasanità che rende la Puglia una delle sette Regioni in cosiddetto “Piano di rientro per le eccesive spese sanitarie”.
Ciò che è emerso è che molti dirigenti della ASL, cui è affidato il compito di vigilanza, rivestono tale ruolo senza aver mai superato il concorso o, altrimenti, sono risultati vincitori dello stesso per colloquio e non per titolo.
Emblematico, a tal riguardo, il caso del Direttore Sanitario di Ruvo, Dott. Saponaro, il quale, stando alla ricostruzione fattuale effettuata da “Le Iene”, non solo avrebbe superato il concorso per colloquio, ma, addirittura, neanche avrebbe potuto partecipare allo stesso. Si è evidenziato, infatti, che quest’ultimo, così come riportato da notizie di stampa, risulterebbe sottoposto ad un procedimento penale a suo carico ancora in corso, ragion per cui, secondo quanto previsto dal bando, non avrebbe neanche dovuto partecipare alla procedura selettiva in parola.
Non ricevendo alcuna risposta in merito dal Dott. Saponaro, la “iena” Gaetano Pecoraro, ha provato ad interloquire con colui che ha firmato la delibera di assunzione dello stesso: il Direttore delle Risorse Umane dell’ALS di Bari. Quest’ultimo è entrata a far parte della Pubblica Amministrazione, non già dopo aver superato il concorso, ma in forza dell’art. 15 septies, norma che consente di rivestire determinati ruoli senza superare alcuna procedura selettiva in casi di necessità e urgenza. Tutto ciò, ovviamente, per un breve lasso di tempo. Per superare quest’ultimo problema la Regione Puglia adottò, a suo tempo, una sanatoria che, però, ben presto fu superata dalla Corte Costituzionale che si pronunciò per la destabilizzazione di coloro che non avevano seguito la procedura selettiva. La risposta della Regione Puglia fu quella di introdurre nuovamente tali soggetti nella Pubblica Amministrazione per ragioni di necessità e urgenza.
La “iena”, infine, ha voluto informare il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale è apparso molto stizzito dall’indagine condotta da Pecoraro, affermando la totale assenza di sperperi e ribadendo che la sanità pugliese è quella che è cresciuta di più in tutta Italia negli ultimi anni.