Il lavoro e le idee si condividono con “La Capagrossa Coworking”. Dal 2 ottobre parte la “Open Week”
«Il Sud italiano è un inganno e un prodigio. Lasciate gli inganni ai mestieranti della vita piccola, pensate che la vita è colossale. Siate i ragazzi e e le ragazze del prodigio».
E’ l’esortazione tratta dalla “Lettera ai ragazzi del Sud” del poeta e paesologo Franco Arminio che campeggiava sulla grande lavagna della sala riunioni nella sede del laboratorio urbano “La Capagrossa Coworking”, inaugurata nelle nuove vesti, ieri, in via Martiri delle Foibe 23, a Ruvo di Puglia.
Lo spazio, di proprietà comunale, al piano terra di una palazzo in periferia, è rinato a nuova vita con il progetto “Uno spazio dove contano le persone e le idee”, con cui i “Capagrossa Coworkers” si aggiudicarono il finanziamento di 25.000 euro partecipando al progetto Laboratori Urbani “Mettici le mani”, finanziato dalla Regione Puglia per la rigenerazione di spazi pubblici abbandonati nell’ambito del Piano “Bollenti Spiriti 2014-2015 “Tutti i giovani sono una risorsa”).
Gli arredamenti, con materiali poveri, “ri-usati” e resistenti, sono frutto dei laboratori di autocostruzione, organizzati dall’associazione che hanno coinvolto gli stessi giovani professionisti e, soprattutto, i residenti della zona, orgogliosi di essere coartefici della rigenerazione urbana di una zona di periferia.
L’orto, annesso alla palazzina, dove si coltivano patate e zucchine, ingredienti principali delle prelibatezze “a Km 0” del rinfresco, è, infatti, affidato alle cure di un residente della zona. «E dire che, un tempo, era un deposito di calcinacci e altro materiale edile» racconta Ivan Iosca, presidente dell’associazione culturale “La Capagrossa Coworking”.
La sede ospiterà un “coworking”, un open space composto da dodici postazioni, tutte rigorosamente autocostruite, dove giovani imprenditori e professionisti potranno avviare le proprie attività, usufruendo di connessione wi-fi o Lan; sfruttando cassetti per riporre articoli di cancelleria e utilizzando, all’occorrenza, una stampante 3D, previa iscrizione come socio.
I libri, cd e tutto quello che può essere utile per la propria formazione o il relax sono accolti da moduli di legno, con scomparti in fili di lana.
Sedute ampie in jeans e piccole piantine grasse adornano gli spazi: tutto è all’insegna del “green” e del “riuso intelligente”.
Le scrivanie-cavalletto possono essere montate e rimontate in pochi secondi e appese alle pareti, secondo il concetto per cui ogni spazio vuoto può essere contenitore:ecco che l’open space di lavoro può trasformarsi in un’ampia sala dove praticare yoga o altre attività.
E’ possibile, inoltre, affittare i locali per riunioni e altre attività o eventi, utilizzare l’area cucina per pranzi o cene di lavoro o, semplicemente, prepararsi un pasto nel caso si affitti lo spazio per l’intero arco di una o più giornate.
Uno spazio da vivere intensamente, dove condividere idee ed esperienze, ma senza chiudersi in un recinto. Perché la condivisione è vivificata dalla diffusione all’esterno e dal coinvolgimento di altre persone, altre realtà.
Inoltre, a partire da lunedì 2 e sino a venerdì 6 ottobre, è attiva la settimana “Open Week”, in cui provare l’esperienza di vivere il coworking gratuitamente, prenotandosi al seguente link https://goo.gl/ssEqJQ). Durante questa settimana, è possibile divenire “Socio basic”, usufruendo della relativa offerta, pagando la quota annuale di 15 euro (anziché 25 euro); o divenire “Socio Premium”, pagando la quota annuale di 80 euro (anziché 100 euro).
Se si è interessati a essere “coworker nel breve periodo”, la tariffa di una sola giornata è pari a 15 euro (no Iva), mentre per cinque giorni è pari a 60 euro (no Iva). Se si è interessati all’opzione “coworker nel lungo periodo”, la quota è pari a 180 euro (no Iva) per un mese; 500 euro (no Iva) per tre mesi; 900 euro (no Iva) per sei mesi.
Nel caso in cui si voglia affittare l’open space o la sala riunioni, è sufficiente consultare il sito www.lacapagrossa.it oppure scrivere a info@lacapagrossa.it.