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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA; 47% GIOVANI PUNTANO SU AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE E 68% ASPETTA PSR; IN AGRICOLTURA L'INNOVAZIONE BATTE LA CRISI

Buona attitudine alla multifunzionalità in agricoltura con il 47% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale, con particolare attenzione alla vendita diretta (35%), alla trasformazione agroalimentare (30%) e all’agriturismo (22%). Decisamente poco sensibili alle certificazioni e marchi di origine e collettivi (35%), sono particolarmente attivi sui mercati locali (65%), su quelli nazionali e internazionali senza intermediazione (37,5). Molto attenti all’informatizzazione, utile a rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, la contabilità e la comunicazione esterna, i giovani imprenditori agricoli pugliesi scelgono già in prima battuta di avviare l’attività facendo ricorso ai finanziamenti pubblici (73%), soprattutto utilizzando le misure del Piano di Sviluppo Rurale (primo insediamento (68%) e gli aiuti PAC (45%). E’ quanto emerso dal sondaggio di Coldiretti Giovani Impesa Puglia, somministrato a 1000 giovani agricoltori pugliesi, illustrato nel corso della ‘Giornata dell’Innovazione’ a Bari.

“C’è una forte attesa da parte di tanti giovani che vedono nei Piani di Sviluppo Rurale – ha dichiarato il leader nazionale dei giovani agricoltori associati a Coldiretti, Maria Letizia Gardoni – un’opportunità di sviluppo economico e occupazionale. E’ necessario conoscere gli strumenti a disposizione e Coldiretti è pronta ad accompagnare in questo percorso i tanti giovani che intendono operare nel settore agroalimentare. A crescere è la domanda di livelli più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.”.

Oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende e circa 2000 giovani agricoltori riceveranno sostegno finanziario per avviare la propria attività. Nella forma di “misure a Pacchetto” ma con la differenziazione tra premio di primo insediamento, che cambia con il passaggio generazionale aziendale, ovvero nuovo insediamento, si contano circa 100 milioni dedicati all’avviamento d’imprese per giovani agricoltori e un premio a fondo perduto tra i 40 ed i 60 mila euro.

“Parallelamente va prestata grande attenzione alla semplificazione amministrativa. Sono troppe le “molestie” che un giovane che vuole fare impresa – ha spiegato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – si trova costretto a subire. Aspettare oltre due anni per poter trasformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il destino di un’impresa giovane è ormai inaccettabile. Non va dimenticato il mancato accesso al credito in un paese dove per definizione danno i soldi a chi già li ha oppure a chi sa già di poterli restituire. Ma, altrettanto per definizione, i giovani all’inizio della loro carriera soldi non ne hanno e l’unico modo per dimostrare se sono capaci di restituirli è concedere loro credito”.

Si calcola che circa il 30% delle superfici agricole sarà soggetto a contratti a favore dell’ambiente: 62 mila ettari saranno oggetto di interventi legati alla biodiversità, 150 mila ettari legati al miglioramento della gestione delle risorse idriche e del suolo e 180 mila ettari connessi al miglioramento della gestione del suolo. In più, quasi 139 mila ettari agricoli riceveranno sostegno per il mantenimento e la conversione in produzione biologica. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli.

“Si tratta di un concreto sostegno alla competitività dell’agricoltura pugliese – conclude Maria Serena Minunni, leader dei giovani di Coldiretti in Puglia – dove le aziende condotte da giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, hanno il 50 per cento di occupati per azienda in più e un fatturato più elevato del 75 per cento della media”.

I giovani innovatori hanno dato prova di ingegno e lungimiranza e hanno ricevuto l’Oscar Green per la categoria ‘Campagna Amica a Benny Nardelli dell’azienda agricola ‘Sapori di Casa’ di Conversano che ha creato il primo ‘ketchup a Km0’, fatto solo con ingredienti rigorosamente pugliesi, Paola Tortorelli dell’omonima azienda agricola di Altamura crea bambole e bomboniere con la lana delle pecore di famiglia, Daniele Casilli, il più giovane dell’azienda agricola Casilli, ha ricreato il Salento in miniatura a Salice Salentino, arricchito di 1500 esemplari di bonsai e Paolo Minunni della Masseria Tarsia Morisco di Conversano ha puntato su un orto di piante tintorie per colorare tessuti in maniera naturale.

“L’aumento record del 26 per cento delle iscrizioni all’Università – ha concludo il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – nei corsi di laurea in scienze agroalimentari, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale nell’ultimo decennio, conferma la presenza di nuove ed interessanti opportunità di lavoro in campagna dove  si stima che grazie alla green economy saranno disponibili centomila posti di lavoro per i prossimi tre anni”.

Il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani. Le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, quasi la metà rispetto al totale di 11-12 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale). Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile. Si registra un ritorno al lavoro nei campi legato soprattutto alle campagne di raccolta di frutta, verdura e la vendemmia che riguarda anche studenti e giovani sotto i 40 anni.

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