Cultura

L’attore Livio Berardi nello spot di “Coco”, un’app “Made in Puglia”

Prime ore del mattino. Un giovane uomo russa, prima di essere destato dalla sveglia dello smartphone. Guarda l’ora. E’ tardissimo. Un caffè veloce, poi, pinne, maschera, materassino per correre subito al mare, prima che le spiagge siano prese d’assalto. Ma la sua ansia si scontra con la rilassante tranquillità della sua compagna la quale, con la voce impastata dal sonno, invita il ragazzo a non preoccuparsi perché con l’app Coco è possibile prenotare, in tutta calma e semplicità, il posto con sdraio e ombrellone nei lidi disponibili nelle vicinanze. Con due semplici “touch”, la ragazza prenota il loro posto in spiaggia e si riaddormenta. Il ragazzo, ormai tranquillizzato, si tuffa nel letto.

E’ la trama dello spot “Le regole per un’estate perfetta – #Mai svegliarsi presto…”, dello studio Sergio Altomare Concept, dedicato all’app creata da due ingegneri pugliesi, il ventiseienne Antonio Baldassarre e Nicola Palumbo, di trentuno anni, che hanno lasciato la Microsoft di Milano per divenire imprenditori hi-tech.

Protagonisti dello spot, girato in un Bed & Breakfast di Trani, sono Livio Berardi e Mimma Roccaforte.

Livio Berardi ci aveva narrato di sé in un’altra intervista. Oggi lo incontriamo in veste di attore pubblicitario.
«Non sono alla mia prima esperienza. Ho girato quattro spot per i Salumi Fiorucci. Questo per l’app Coco, tuttavia, è molto speciale per me».

«Forse perché tanto il prodotto che lo spot sono espressione della creatività pugliese?» anticipo io, intuendo la motivazione.

«Esattamente. E sono orgoglioso di essermi messo in gioco per due ragazzi coraggiosi, ricchi di inventiva, che, con poche risorse, hanno fatto un grande passo, lasciando il certo per l’incerto, rischiando».

Li ammiri…

«Molto. Vedi, io penso che i giovani debbano rischiare e Antonio e Nicola lo hanno fatto, decidendo di rimanere in Italia, invece di partire per l’estero come fanno tanti altri. Bisogna rischiare e bisogna farlo nel proprio Paese perché noi siamo il futuro. Dobbiamo dare il segnale della nostra presenza perché qui vive gente intelligente e ‘con le palle’ (consentitemi il termine)».

Progetti in cantiere?

«Stiamo pianificando i laboratori per il nuovo anno scolastico, a Ruvo di Puglia. A settembre, poi, mi attende a Roma un nuovo spettacolo “Emigranti” di Slawomir Mrozek».

Penso alle parole di Livio. E’ vero, nella nostra terra vivono molti talenti. Alcuni partono (e la partenza non è fuga), altri rimangono. Ma esiste un comune denominatore tra loro: il coraggio. Coraggiosi sono coloro che lasciano la propria terra perché è necessario e perché intendono ampliare i propri orizzonti, arricchirsi di nuove esperienze. Coraggiosi sono coloro che decidono di rimanere, perché, nonostante tutto, le opportunità esistono anche qui, a Sud. Basta cercarle, trovarle e nutrirle della propria energia. E tutti, alla fine, amano la propria terra. Vivono e lavorano per essa.

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