Tuffarsi nella Napoli del ‘700 che ha dato i natali al presepe così come tradizionalmente lo conosciamo noi. Distaccarsi dall’ambiente circostante e fare un salto nel passato.
Recarsi in via Giordano Bruno, 1/a, sede dell’Associazione Corale Polifonica “Michele Cantatore”, significa fare un viaggio temporale a ritroso, nella Napoli prestigiosa e ricca di cultura del 1700. Troveremo il presepe napoletano realizzato da Luciano Di Gioia con tanto di riproduzione visiva e musicale.
E’ una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento. L’arte presepiale napoletana si è mantenuta tutt’oggi inalterata per secoli, divenendo parte delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite della città.
Ritroveremo le abitazioni di un tempo, ma anche la laboriosità dei mestieranti e la Grotta dove stamattina sono arrivati i Re Magi. All’interno della visita guidata c’è spazio anche per una riproduzione musicale della Nascita di Gesù.
Un luogo che sa di poesia, di arte, che profuma di passione, di attenzione scrupolosa come quella di Luciano Di Gioia che da circa vent’anni regala a titolo gratuito un momento molto suggestivo.
La laboriosità di un ruvese, il suo genio, l’applicazione scrupolosa a far qualcosa per gli altri: meritano una menzione davvero speciale.
Un presepe del ‘700 che sposa gli ideali e i valori dell’Associazione che lo ospita: le note e la passione dell’Associazione Corale Polifonica “Michele Cantatore” hanno regalato ai ruvesi questa sensazione meravigliosa, una tradizione ripresa dopo i due anni di fermo a causa della pandemia.
Stasera e domani dalle 19.00 alle 21.00 il Presepe è visitabile.
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