L’ARCH. DARIO ALAIMO METTE A DISPOSIZIONE DELLA COLLETTIVITA’ UN PROGETTO ADATTABILE IN BAR, PUB E RISTORANTI
E’ corsa contro il tempo a interpretare normative, direttive alcune della quali pronte a essere stravolte dal protocollo stipato nei cassetti ma non ancora rilevato.
Questo limbo chiamato burocrazia, si muove la macchina guidata dai commercianti che cercano chiarezza in vista delle imminenti riaperture del 18 maggio.
Cosa fare? Come comportarsi? Per bar e ristoranti le difficoltà sono quantuplicate: vi sono delle direttive OMS e sulla base di queste si comprende come diverse attività soffriranno se non saranno in grado di reinventarsi. Il Covid-19 impone questo.
Per rendere tutto più semplificato e chiaro l’arch. Dario Alaimo ha messo a disposizione gratuitamente della collettività un progetto che può rendere più esaustiva la comprensione di quello che accadrà dal 18 maggio in poi.
Salvaguardia della salute propria, dei dipendenti e dei clienti: questo è il principio guida che l’OMS ha ribadito a chiare lettere. Prevedere ingressi e uscite differenziate tra loro, consentire ai fruitori delle attività commerciali di vedersi garantito il distanziamento sociale e le divisioni forzate tra loro è alla base di una realtà molto delicata ma che deve provare a sopravvivere anche in tempi di Covid-19.
Il progetto dell’architetto ruvese pone in evidenza la volontà di offrire una prospettiva differente ai titolari di pub, bar e ristoranti.
Lo spiegherà alle 19.00 in videochat su ruvesi.it.