L’AMAREZZA DI CHIECO PER I BOTTI DI CAPODANNO: “SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE”
E’ ricco di amarezza, ma anche di buoni auspici l’augurio del sindaco Pasquale Chieco rivolto ai ruvesi. L’amarezza deriva dalla notevole quantità di botti sparati dopo la mezzanotte a Ruvo di Puglia per salutare l’arrivo del nuovo anno. Il discorso tenuto all’interno del Gran Concerto di Capodanno punta il dito contro quanti hanno deciso di salutare il nuovo anno con dei botti fuori contesto, considerando anche questo preciso momento storico che stiamo vivendo.
“Un cambiamento culturale che deve continuare ad attuarsi partendo proprio da eventi ricchi di estetica che in numero sempre più crescente teniamo a Ruvo di Puglia”, ha detto il sindaco.
Un’amarezza dettata dal fatto che gran parte dei ruvesi non ha rispettato l’ordinanza anti-botti emanata il 30 dicembre: “Piero Calamandrei, un giurista, uno dei padri fondatori della nostra Costituzione, diceva che le parole della Costituzione sono parole scritte sulla carta, se apri la mano cadono a terra. Voleva dire che se non c’è un approccio collettivo sull’ordinanza emanata, essa stessa decade, perde di significato. Parlavo con il comandante della nostra città, era impensabile militarizzare una città”.
Parla del progetto “Città Educante”, di tutte le famiglie e le associazioni di animali che gli hanno scritto, testimoniando la loro preoccupazione: “Sono emozionato nel parlare in questo teatro, luogo in cui si attua il cambiamento culturale e vi ringrazio per essere sempre presenti quando ci sono attività culturali in questo Teatro”.
Un auspicio per il 2023: “Che sia ricco di progetti attuati e di successi e che si possa attuare il processo di cambiamento culturale che auspichiamo”.