L’alert di Pentassuglia su ristori e attività di prevenzione per la pesca e l’acquacoltura
L’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, ha preso parte, in video collegamento, alla Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, riunita nell’ambito delle attività del G7 dell’Agricoltura, presieduto a Siracusa dal Ministro Francesco Lollobrigida. All’attenzione del Dicastero, in qualità di coordinatore delle materie pesca e acquacoltura l’assessore Pentassuglia ha ribadito l’importanza dell’attivazione di soluzioni risarcitorie per il comparto della mitilicoltura, colpito pesantemente, per quasi il 70% della produzione 2024, dalle mucillagini e dalle alte temperature registrate durante la stagione estiva e che ha compromesso, in particolare nell’area di Taranto la prossima annualità, vista l’impossibilità di ottenere il seme destinato a diventare adulto nel 2025.
Un’altra problematica che si sta registrando anche sulle coste pugliesi, correlata all’aumento delle temperature delle acque, è legata ai danni da predazione alle reti da pesca: si tratta di specie, dall’aquila di mare alle orate e ai delfini che fanno incetta di pescato direttamente dalle reti calate in acqua. Su questa tematica in sede di Commissione Politiche Agricole è stato richiesto al ministro e quindi all’intero governo un impegno a mettere in atto attività di prevenzione che possano arginare questo tipo di fenomeno. “Abbiamo la necessità di uniformare gli strumenti legislativi a nostra disposizione – ha ricordato l’assessore Pentassuglia – per sostenere lo sviluppo e il sostegno dell’intero comparto della pesca e dell’acquacoltura, insieme ad interventi strutturali per arginare le diverse calamità che colpiscono il settore. Per quanto mi riguarda, per azioni da attuare sul territorio e nelle acque di Puglia, sono sempre a disposizione per armonizzare attività a sostegno della pesca e dell’acquacoltura e per capire quali soluzioni sperimentali esistono per arginare, ad esempio, le attività predatorie alle reti da pesca come quelle che stanno colpendo l’area di Porto Cesareo”.