L’ACCOGLIENZA DEI NUOVI LICEALI AL LICEO TEDONE: UNO SCAMBIO DI EMOTIVITÀ E DI VITA
La vigilia d’autunno ha l’odore della scuola, dei suoi libri, figli degli alberi e delle ultime rondini. Il loro canto ha riempito il silenzio che era entrato nelle nostre aule a causa della pandemia.
Quanto ci sono mancate le voci delle nostre studentesse e dei nostri studenti. E finalmente il rumore della loro emozione è divenuto canto di rondini. La voce dei nostri ragazzi è tornata a riempire l’aria di settembre, le aule, i corridoi e l’Auditorium vestito a festa.
L’apertura del nuovo anno scolastico al Liceo Tedone è stata una lezione appassionata, affidata alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Domenica Loiudice, che ha invitato le studentesse e gli studenti a sognare e a credere in se stessi, a non arrendersi e a non cedere indicando la strada che conduce al senso della vita e della libertà.
Una strada che la Dirigente Scolastica ha voluto percorrere assieme ai suoi docenti e ai suoi studenti, carichi delle esperienze umane e didattiche che si sono annidate in questi anni nei loro cuori, dialogando con loro non per cercare risposte ma per un vero e proprio scambio fraterno di emotività e di vita.
Certo, le voci sono ovattate dalle mascherine, ma gli sguardi e gli occhi dei giovani Tedoniani non mentono, vibrano e sorridono e ci parlano del loro desiderio di tornare alla vita e agli abbracci, facendoci sentire nuovamente vicini e comunità viva. Le voci delle studentesse e gli studenti del Tedone sono l’eco della speranza, della rinascita, della nuova stagione, quella più attesa, quella più lunga, quella del volo delle rondini.
La loro presenza in Auditorium si è fatta dolce marea azzurra, grazie alle t-shirt che la Dirigente Scolastica ha donato ai giovani liceali con scritte sul petto, dalla parte del cuore, le parole che il fisico Orazio Tedone aveva dedicato a suo fratello minore: “Leggi qualche libro, studia, impara sempre quello che puoi quanto più puoi. Il giorno più bello della mia vita sarà quello in cui io potrò salutarti di assai migliore di me”.
Un invito al viaggio nella conoscenza, alla scoperta di se stessi e degli altri, un’educazione poetica e sentimentale della formazione di ogni studentessa e di ogni studente che finalmente può vivere il suo magistero.
Prof.ssa Rosanna Pellegrini