La vita come uno show: ecco Janet Fischietto, diva del burlesque, di origini ruvesi
Un corpo di porcellana sinuoso e dalle movenze eleganti, splendidamente tatuato, rivestito di veli di strass e di sontuosi abiti di scena che, di per sé, sono uno “spettacolo nello spettacolo”. Abiti che evocano atmosfere lontane, gli scintillanti party della Hollywood anni Trenta, harem orientali, la rutilante vita dei Caraibi. Un viso espressivo che narra le vite di donne diverse ma accomunate dalla libertà di essere sé stesse, di essere gioiosamente autentiche.
Cigarette and Candy Girl, Satan does Rumba (dalla canzone di Erskine Hawkins), The Fire Goddess, The Flying Queen e tante altre creature che hanno il volto e il corpo espressivo di Janet Fischietto, diva italiana del burlesque, genere di spettacolo satirico nato in Gran Bretagna nel Settecento che, importato negli Stati Uniti, nell’Ottocento, si trasforma in spettacolo di varietà, ludico, impertinente e ironico.
La performer Janet Fischietto è di origini ruvesi per parte di padre. «Ruvo di Puglia è una città meravigliosa. La sua Cattedrale è stupenda. Mi piacerebbe tornarci presto» ci confida.
Janet Fischietto, nome d’arte di…?
«Il mio nome d’arte racconta di una suggestione e, come scrisse Shakespeare, “Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo”».
Senza dubbio. Chi è Janet Fischietto?
«Janet Fischietto è da sempre una ragazza interessata alla storia del costume e dell’arte, affascinata dal bizzarro e dal nuovo. Sono una viaggiatrice con la mente e una spedizioniera mai stanca».
Ci narri del suo percorso artistico.
«Ballo danza classica sin da piccola. Intorno ai venti anni, mi avvicino al circo e, nel frattempo, studio per la laurea in Arti visive. Sono anche una make up artist professionista e una designer per vocazione».
Una vita nell’arte e per l’arte in tutta la sua poliedricità, quindi.
«Sono estremamente devota all’arte tanto che oggi, ogni mio viaggio di lavoro è il pretesto per visitare tutti i musei e i luoghi incredibili di una città. Sono curiosa e credo sempre di non sapere e per questo divoro libri e racconti trapelanti dalle labbra dei miei commensali. La vita e le esperienze che vivo sono la mia istruzione ed io, ogni giorno, mi sveglio col desiderio di meravigliarmi ancora una volta, ancora di più».
Qual è l’essenza del burlesque?
«Il burlesque è la perfetta ricetta tra ironia e reveal, è un’alchimia dei sensi e della percezione. Un gioco di comunicazione morbida e avvolgente tra performer e spettatore.
Personalmente sono affascinata dalle infinite possibilità comunicative che il burlesque dà, alla meraviglia delle emozioni che suscita. E mi ammalia il concetto in sé di burlesque, di una complicità nello show di donne per le donne…e anche per gli uomini».
“Reveal” in italiano significa “mostrare” e “rivelare” e quindi comunicare.
«Nel mio burlesque, infatti, il rivelare è funzionale alla narrazione, non il pretesto per svelare il mio corpo. Mi affascina che ogni performer sia cosi unica perché risulta l’esaltazione delle caratteristiche del singolo elevate all’ennesima potenza. Si sa che non c’è niente di più magico della libertà di espressione».
Ha un modello di riferimento?
«Tutte le donne libere e rivoluzionarie che hanno da sempre dipinto i loro domani, gli atleti che spingono il loro limite ogni giorno, gli artisti che promuovo visioni parallele alla realtà.
Il mio modello di riferimento e di continua ispirazione è il sogno ed il mio obiettivo è farlo vivere ad occhi aperti come in mondi paralleli».
Il suo corpo è una tavolozza di colori. Anche la sua pelle esprime la gioia di vivere?
«Decisamente! il mio corpo è l’esaltazione dell’immaginario circense sia per i soggetti che per l’idea di donna tatuata dei Side Show dell’epoca».
I suoi abiti di scena sono meravigliosi e spesso le arti performative incontrano la moda, animando le passerelle. Ha lavorato anche in questo ambito?
«Sì. Ho lavorato con diversi brand per eventi e come testimonial. Sul mio sito www.janetfischietto.com è possibile saperne di più».
Prossimi progetti?
«E’ tutto in divenire, sono sempre in movimento! Prossimemente portero’ in scena una nuove versione del mio Signature Trapeze Show “Trapeze Folies”, a Parigi a cui sto lavorando. Inoltre mi sto dedicando ad una linea di merchandise da togliere il fiato! Emozionata!».
Cosa consiglia a chi desideri accostarsi a questa arte?
«“Vivi la tua vita come il più grande degli show!” è il mio motto».
(Tutte le foto pubblicate nell’articolo sono di Elena Gatti. In evidenza, “Snake Charmer”)