Religione

LA VIA DEI PRESEPI: LA CHIESA “IMMACOLATA”

Torna anche quest’anno l’iniziativa realizzata da “Kairos – Il Senso Sacro delle Cose” in collaborazione con ruvesi.it.

In occasione dell’apertura dell’anno Giubilare 2025, che quest’anno coincide con la notte del Santo Natale, Papa Francesco ha dedicato al giubileo il tema della speranza, “Spes non confundit”: la “speranza non delude”. (Rm 5,5). Così scriveva San Paolo ai primi cristiani di Roma. Nella rappresentazione visiva del presepe, oltre alle figure centrali di Maria e Giuseppe, vediamo il Bambino Gesù, che personifica molto bene il tema della speranza. E’ Lui la nostra speranza, è Lui il segno che Dio ha messo nel mondo perché gli uomini potessero continuare a sperare. Nel Presepe il bambino Gesù è sempre rappresentato in una posa con le mani aperte, le gambe incrociate e i piedi uniti che ci ricordano il corpo di Gesù sulla croce. Gesù è deposto nella mangiatoia, ma quella mangiatoia ha un aspetto che ricorda il sepolcro dove Gesù verrà deposto. Le quattro figure stilizzate simboleggiano l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra (nord, sud, est e ovest). Queste figure sono unite in un abbraccio, richiamando la solidarietà e la fratellanza tra i popoli. I colori utilizzati sono: il verde (pace e equilibrio), il rosso (amore e azione), il giallo/arancio (calore umano) e l’azzurro/blu (sicurezza). Questi colori contribuiscono a trasmettere un messaggio di inclusività e comunità. L’apri-fila delle figure è aggrappato a una croce, che simboleggia la fede e la speranza. La croce non è statica; si curva verso le figure esprimendo l’idea che Dio non abbandona mai l’umanità. La parte inferiore della croce si trasforma in un’ancora, simbolo di speranza. Questa scelta richiama l’idea di stabilità e sicurezza nei momenti difficili, simile all’ancora di riserva usata per stabilizzare le imbarcazioni durante le tempeste. Giacomo Travisani, autore del disegno e vincitore del concorso internazionale per la realizzazione del logo del Giubileo, ha così spiegato: «Quando ho voluto “personificare” la speranza ho avuto subito chiara un’immagine: la croce. La speranza, mi sono detto, è nella croce», «Ho immaginato il Papa, Pietro di oggi, guidare il popolo di Dio verso la meta comune, abbracciando la croce, che diviene un’ancora, quale saldo riferimento per l’umanità; e noi, popolo di Dio stringerci tra noi e a lui come fossimo stretti a quell’ancora evocando simbolicamente i pellegrini di ogni tempo».

Parrocchia Immacolata
Don Giuseppe Pischetti

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