LA TECNOSWITCH VINCE IN CASA CON CASTELLANETA
La voglia matta, disperata di dare un calcio a un girone d’andata meno travolgente delle aspettative. Di tuffarsi nella parte alta della classifica. La voglia di andarsi a riprendere l’ennesima partita che sembrava essere stata buttata via come nelle peggiori delle situazioni cestistiche già vissute. Sopra di dieci, poi sotto di otto, con gli avversari che non ti sfiniscono, ti tengono in piedi. Parte forte Laquintana, ma i tre falli di Jovic rimescolano le carte. Petraitis è un fenomeno per questa categoria e nei primi due quarti domina. Senza che nessuno riesca a limitarlo. Difese abbastanza permissive, percentuali davvero alte. Ne nasce una gara molto divertente che vive di sussulti, ma anche di grossolani errori. Al rientro dagli spogliatoi Angelini diventa inesorabilmente l’uomo in cattedra, Ruvo sembra sciogliersi. L’ennesima occasione persa, si dirà. Ma stavolta la voglia di vincere è enorme. Comincia il capitano, Peppe Ippedico, a tuffarsi su ogni pallone, a dare segnali incoraggianti. Castellaneta non la chiuda, lascia tutto in sospeso. La Tecnoswitch allora ne approfitta e in maniera inesorabile va a recuperare terreno, con super Bagdonavicius che limita a dovere Petraitis, con coach Patella che mescola le carte in difesa e tutto sembra più semplice. Sliding doors, dalla gara con Taranto a questa, finale simile, esito diverso. Un campionato che va a compensare quel che il campo ha offerto. Seconda vittoria in fila per i ruvesi, stop per Castellaneta.
Il buone feste dal Palasport di viale C. Colombo è dato col sorriso!