LA TECNOSWITCH SUL PIU’ BELLO SPEGNE LA LUCE
I rumori intensi di chi spinge la propria squadra, la retina che si scuote, l’onda d’urto emozionale importante. Poi il buio e tutti a casa a testa bassa.
Sul più bello la Tecnoswitch Talos Basket Ruvo spegne la luce e si ritrova per terra a chiedersi cosa sia successo. Gli esordi, gli inizi non sono mai semplici, specie quando hai cambiato 9 uomini su 10. La pazienza è la virtù da difendere forte per far passare una mareggiata di pieno autunno.
I bianco-azzurri si spengono sul 60-58, dopo aver avuto il possesso del +4 e aver recuperato un passivo di -7. A quel punto passano quattro interminabili minuti all’inizio dell’ultimo quarto senza che nessuno batta ciglio, faccia un qualcosa di positivo che arresti Taranto abile nel volare sul +15. Vani i tentativi di recupero dei ruvesi che ci provano fino in fondo, ma il ferro è avverso al tiro libero di Jovic. Semaforo verde per i tarantini, dunque, bravi ad aver interpretato al meglio la gara, senza pressioni, senza il dover vincere a tutti i costi che spesso ti fa sembrare spaventato della tua ombra stessa.
Di Salvia e Luzza le note positive di un collettivo che ha avuto tanto anche da Marchetti, ma ha dovuto fare i conti con un Laquintana non al top, dopo un infortunio che lo ha tenuto ai box in settimana.
Niente alibi, applausi agli avversari in attesa che la settimana riporti il bel tempo sul PalaColombo.