LA TECNOSWITCH RIEQUILIBRA LA SERIE CHE SI SPOSTA A FAENZA
L’adrenalina che il pubblico di Ruvo lascia in eredità è qualcosa di prezioso da custodire. La “fame” dei biancoazzurri deve essere il motore trainante per una squadra che non vuole e non deve fermarsi nella sua rincorsa al suo sogno.
Tecnoswitch che conosce il valore dell’avversario, che fatica a prendere le redini del match, ma che quando lo fa riesce a innescare importanti “scintille” energetiche.
Faenza fa la sua gara: copione identico a quello di gara-1 con Ruvo che le concede 49 punti nei primi due quarti. Poi si cambia musica: Tecnoswitch che difende forte e ottiene punti anche in transizione. Legge “ponticiellana”: fare canestro partendo dei recuperi difensivi. E Ruvo lentamente esce dalla bolla della negatività, si diverte, fa divertire. Il risultato è l’aver subito 24 punti negli ultimi 20′ e aver toccato 83 punti in attacco.
Chiave della serie, forse, nell’aspetto difensivo. La Tecnoswitch ha cominciato gli ultimi 20′ sapendo di dover affrontare un tappone di montagna. Sotto di sette e di una gara, con tutta la pressione sulle spalle: ma come sempre, nella storia biancoazzurra, Ruvo reagisce.
Dalla panchina la scossa biancoazzurra con lo staff tecnico che chiarisce le idee e toglie frenesia negli spogliatoi. Poi si torna in campo e si comincia a correre. Strappo ricucito in un “amen”, Ruvo resta nel gruppone, per continuare a usare una metafora ciclistica, poi si alza sui pedali e stacca tutti in un finale di partita che serve ad acquisire forza e determinazione.
Tutti insieme si va a Faenza con la voglia di venire a capo di questa serie entusiasmante. Forza ragazzi!