LA TECNOSWITCH COMINCIA CON IL PIEDE GIUSTO
Lanciando il dado bianco-azzurro in aria il risultato non cambia. Una faccia vale l’altra, perchè l’insieme fa vittoria. Sofferta, a volte sfumata, altre riacchiappata, ma alla fine tremendamente gioiosa. Ci si allaccia gli scarpini e si va in campo. Col peso di chi vuole dimostrare il proprio valore, col rispetto massimo per gli avversari.
Le facce dei dadi hanno il volto del duo Laquintana-Bagdonavicius, talenti al servizio della squadra. Ma anche quello di Ippedico, capitano silenzioso capace di segnare i punti decisivi per il primo overtime. O la gioia negli occhi di Alberto Di Salvia, umilissimo in campo e nella vita e meravigliosamente bianco-azzurro con la carta d’identità ruvese. Con Mascoli arciere dell’ultimo istante: freccia dai 6.75 mt, stoppatona da punto esclamativo. O di coach Corvino che voleva tanta difesa e ha ottenuto 40’ chiusi a punti subiti accettabili.
Primo viaggio nell’inferno cestistico di Monteroni, squadra giovane ma molto ben organizzata. Gare che danno subito la dimensione del proprio campionato, che fanno comprendere che si è pronti a dare il massimo sempre, in ogni gara. Tre overtime per assegnare la posta in palio, in una girandola di emozioni che se perdi ti devastano fisicamente, se vinci ti fanno balzare al 25 dicembre in termini di euforia.
La sorte dalla parte dei ruvesi, bravi a crederci fino in fondo, a non mollare nè nelle gambe nè nella mente.
Ruvesi che avevano toccato il +10 nei primi due quarti, che subiscono il ritorno in partita degli avversari prima di avviare un duello testa a testa che si protrarrà per 15’ supplementari.
La Tecnoswitch urla di dolore sul finale di gara e nei primi due overtime, poi c’è spazio sempre all’ardore, alla tenacia, alla voglia di lasciare il segno.
Avanti così, cuore bianco-azzurro che attende l’abbraccio più dolce, quello del pubblico bianco-azzurro e che avverrà domenica prossima.