La Settimana Santa dell’Arciconfraternita del Carmine
Tra i culti più sentiti dell’Arciconfraternita del Carmine vi è quello della Passione di Gesù Cristo. Almeno dalla fine del Seicento la Confraternita organizza la Processione dei Misteri che si svolge nella serata del Venerdì Santo.
Tra le statue portate oggi in processione, le più preziose sono quelle realizzate in legno tra il 1673 e il 1674 dallo scultore di Altamura Filippo Altieri. Queste opere rappresentano i momenti più significativi della Passione e raffigurano Gesù nell’Orto degli Ulivi, Gesù flagellato alla Colonna, Ecce Homo e Gesù Portacroce (Gesù al Calvario). Ad essere portate a spalla in processione sono anche la statua lignea del Cristo Morto, forse opera del Settecento di Nicola Antonio Brudaglio di Andria, e la statua vestita della Madonna Addolorata, opera realizzata sempre nel Settecento a Napoli.
Dal 2012 viene portata in processione anche una riproduzione del Crocifisso della Cattedrale. Dallo scorso anno, invece, segue il corteo processionale anche la statua della Veronica che, fino agli inizi del Novecento, faceva parte della processione insieme al simulacro di San Pietro e di San Giovanni.
Segue tutte le statue il tempietto che conserva una reliquia della Croce di Cristo, portata a Ruvo da Roma nel 1724. I frammenti del Legno Santo sono inseriti in una croce d’argento ornata con foglie di acanto e con la scritta INRI.
L’abito confraternale è composto da un camice bianco, una buffa bianca, una mozzetta rossa, dei guanti neri, un cingolo rosso e un medaglione raffigurante la Madonna del Carmelo. Le donne, le consorelle e le associate a Gesù al Calvario, vestono un abito nero, un velo nero, dei guanti neri e uno scapolare rosso con l’immagine del Calvario e le iniziali GC sul fronte e sul retro della veste.