LA RUVESE MARIANNA MAZZONE VINCITRICE DEL CONCORSO “SMART PACKAGING CHARTA RE.DESIGN CONTE(XST)”
La ruvese Marianna Mazzone, studentessa del secondo anno del corso “Disegno Industriale”, presso il Politecnico di Bari, nella giornata di giovedì 19 settembre è stata premiata a Treviso per il progetto “Oikìa”, nell’ambito del concorso di Smart Packaging CHARTA RE.design Conte(x)st, promosso dall’associazione culturale TRA Treviso Ricerca Arte, in collaborazione con l’azienda Trevikart.
“Mi interessava il tema – ha commentato Marianna – e volevo mettermi in gioco. E’ stata una vera e propria sorpresa quando ho saputo di essere risultata vincitrice“.
Il progetto, rivolto a persone entro i quaranta anni di età, aveva l’obiettivo di disegnare soluzioni innovative e intelligenti per il trasporto e l’imballaggio di prodotti ortofrutticoli made in Italy pensando a come esse, una volta esaurita la funzione originaria, possano trasformarsi poi in oggetti d’uso quotidiano, tramite azioni di (ri)taglio, piega e/o incastro del cartone ondulato.
“L’idea è nata una mattina in treno – ha continuato la studentessa – e ho pensato che potesse comunicare un messaggio. Il mio scopo era quello di far sentire ognuno a casa e proprio per questo mi sono ispirata a un cestino di vimini con una tovaglia vintage da trattoria delicatamente drappeggiata sugli spigoli“.
La commissione, formata da esperti del settore design e architettura e professionisti del mondo degli imballaggi: Alberto Bertagna, Silvia Bertoncini, Enrico Boscolo, Giovanni Carli, Sara Marini, Paolo Pratella, Alessandro Valenti e Valentina Zago, ha designato come vincitori i progetti Transformers 3 e Oikia.
Il packaging, come da specifica richiesta del concorso, è stato realizzato per contenere un prodotto certificato come eccellenza gastronomica italiana, in particolare le Ciliegie dell’Etna DOP e permettere a chiunque di sognare ad occhi aperti, immaginandosi seduto all’ombra di un albero a gustare ciliegie dolci e saporite.
Il packaging è assemblabile senza impiegare colla e, una volta esaurita la sua funzione, ognuna delle tre scatole di cui si compone il progetto può essere convertita in altrettanti oggetti di uso quotidiano: un vassoio per servire a tavola le ciliegie, un porta riviste e/o porta documenti, un vassoio porta vivande.
Così da garantire nuova vita all’involucro, interpretando l’azione del riciclo come pratica virtuosa per stimolare strategie di responsabilità verso l’ambiente.