La rigenerazione di Ruvo di Puglia secondo i bambini
Dal centro alla periferia, la rigenerazione urbana di Ruvo di Puglia è un tema molto caro quanto dibattuto dai ruvesi. Incontri a tema e laboratori – come “Fuori dal Comune – Centro storico”, “Cento per Centro”,”nóvǝ nóvǝ nóvǝ” – sono tutti dedicati a progetti tesi a valorizzare una città che molti continuano a percepire in fase di decadenza a fronte di altri che ne sottolineano la vivacità.
In attesa che nella Sala Pertini l’assise consiliare affronti la discussione sul PUG, adottato ad aprile 2016, proseguono gli incontri dedicati all’urbanistica e alla rigenerazione urbana, di cui fu approvato, lo scorso settembre, il Documento Programmatico. Il Comune, ricordiamo, si candidò al al bando regionale POR FESR-FSE PUGLIA 2014-2020 – Asse XII “Sviluppo Urbano Sostenibile – SUS” – Azione 12.1 “Rigenerazione Urbana Sostenibile”, classificandosi al nono posto su 83 progetti, ottenendo un finanziamento pari a 2 milioni di euro.
E questa volta, a dire la loro sulla rigenerazione sono i più piccoli.
Se i bambini ci guardano, guardano anche il territorio in cui vivono, con occhi sognanti che li porta a creare mondi apparentemente improbabili dove vivere.
“Nuovi modi, nuovi mondi – Impariamo a osservare” è il percorso di progettazione urbana, organizzato dal laboratorio urbano La Capagrossa Coworking, condiviso con i bambini.
Della durata di quattro giorni, il laboratorio è curato dagli architetti Valentina Rossella e Davide Simoni del collettivo sardo IMMOI, dedito alla promozione e divulgazione dell’architettura, dell’urbanistica e dell’ambiente.
Nel corso del laboratorio, i piccoli “urbanisti” imparano a osservare e a conoscere il territorio in cui vivono orientandosi con mappe cartacee e digitali, ma soprattutto sono stimolati a proporre, con l’aiuto della fantasia, soluzioni per rigenerare spazi abbandonati o degradati.
Del laboratorio si è parlato sabato scorso durante il primo talk della seconda edizione del Festival di rigenerazione urbana “nóvǝ nóvǝ nóvǝ”che partirà venerdì 29 giugno e si concluderà sabato 14 luglio.
Ospiti del talk, moderato dall’architetta Giorgia Floro del laboratorio urbano ruvese, gli architetti Rossella e Simoni di IMMOI che hanno parlato delle lezioni di urbanistica ai bambini di oggi con cenni all’attuale esperienza ruvese; l’architetto Francesco Lipari della SOU – scuola di architettura per bambini di Farm Cultural Park a Favara, nell’Agrigentino; Leonardo Zaccone, co-fondatore di Roma Makers e creatore di “Minimakers”, programma dedicato allo sviluppo nei bambini delle competenze STEAM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). L’introduzione è stata affidata a Monica Filograno, assessora alla Cultura con Delega alla Politiche Giovanili e alla Innovazione Tecnologica.
Platea composta soprattutto da insegnanti, creativi e genitori.
IMMOI (https://immoi.org/) prende il nome da una parola in dialetto sardo che significa “ora, immediatamente” e suggerisce la necessità di vivere il presente consapevolmente attraverso uno sguardo attento sul territorio. Il collettivo sardo si dedica, con il progetto “InnoImmoi” alla riattivazione di spazi abbandonati o poco valorizzati attraverso pratiche di uso temporaneo. L’idea è quella di dare nuova vita a queste aree, sull’esempio delle capitali europee, attraverso servizi autogestiti dagli stessi abitanti e generati da attività quali l’organizzazione di eventi artistici e culturali, pratiche di turismo slow, coltivazione di orti urbani, start up artigianali e commerciali. Per sviluppare questa nuova cultura dell’abitare il territorio, si punta sulla formazione dei ragazzi. I ragazzi dell’IMMOI hanno coinvolto ventitré alunni delle prime medie dell’Istituto Comprensivo “Su Planu” di Selargius dal 9 maggio al 20 giugno 2017, nel progetto “Logos Digitales”. Attraverso i dispositivi mobili, i ragazzi hanno creato una mappa digitale, georeferenziando i luoghi esplorati da rigenerare. Non solo. Camminando, ci si appropria della lentezza che consente di vivere pienamente il presente proiettandosi nel futuro.
Lipari ha presentato i progetti della scuola SOU (http://www.sou-school.com/), dove i bambini sono piccoli architetti. Nel Farm Cultural Park a Favara si tengono lezioni di “urbanistica e utopia”, si insegna a vivere in armonia con la natura attraverso la elaborazione di progetti , a cui partecipano i bambini, i loro genitori, ragazzi; progetti dai nomi fantasiosi come “Zighi Zaghi”. Orti urbani nel centro città dalle forme singolari; arnie avveniristiche eppure realizzate con materiali semplici; robot che riflettono gli stati di animo. Un piccolo e grande mondo dove i sogni sono (im)possibili.
A SOU i bambini possono “essere abituati alla libertà del pensiero, alla magia della creatività, alla vocazione a realizzare dei sogni collettivi, al desiderio di rendere possibile, l’impossibile. Tutto questo stimolando la riflessione, la progettazione e l’azione per un miglioramento della società, Promuovendo l’educazione ai valori di accoglienza, partecipazione, tolleranza e solidarietà, generosità e impegno sociale”.
Robotronica, “Fai da te 4.0”, Narrazione digitale e Arte digitale sono le materie “studiate” con “Minimakers” (https://minimakers.it/), metodo didattico sviluppato dall’APS “Officine Roma Makers”.
Del metodo didattico ha parlato il suo creatore, Leonardo Zaccone, pedagogista, musicista e performer che ha fondato il primo FabLab a Roma.
Attraverso il “learnign by doing”, i bambini apprendono sperimentando e interagendo con macchine tradizionali e software. «I bambini – ammonisce Zaccone – devono essere protagonisti del proprio tempo acquisendo sempre nuove conoscenze e non dimenticando la tradizione. Ma è importante anche che il loro agire sia fondato sull’etica e sui principi della condiffusione gratuita. In tal modo si consente a tutti di contribuire al progresso della comunità». A partire anche dagli spazi urbani.
Il prossimo appuntamento dedicato alla rigenerazione urbana è per venerdì 29 giugno, dalle 18.30 alle 20.00, con il workshop “Periferia è opportunità: la città-campagna e la cura dei beni comuni” a cui parteciperanno Mariavaleria Mininni dell’Unibas e Pasquale Bonasora di Labsus. Si tratta del primo appuntamento della seconda edizione di “nóvǝ nóvǝ nóvǝ – Fare insieme la città”, organizzato da La Capagrossa Coworking, patrocinato dagli Assessorati all’Urbanistica e Politiche Territoriali e alla Cultura, Politiche Giovanili e Innovazione Tecnologica del Comune di Ruvo di Puglia, del Politecnico di Bari e Aedes e in collaborazione con Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia.