La resistenza poetica delle studentesse e degli studenti del Liceo Tedone, un inno alla poesia
Le studentesse e gli studenti del laboratorio di lettura “Al Tedone con l’autore”, guidati dalla prof.ssa Rosanna Pellegrini, si tendono le mani in una staffetta poetica affidando ad un video i loro versi di libertà, i loro volti, il loro canto, la loro musica, la loro voce per tenersi compagnia in questo embargo sociale combattuto grazie alla poesia che diviene ricerca del sé e degli altri, esigenza di parole fino ad oggi non dette. Una curva civile e salutare dei social che finalmente donano un senso olfattivo, al di là dello schermo e della tastiera, con lo stesso odore delle lettere d’amore di Fernando Pessoa e della fioritura della Primavera.
Sguardi e voci all’apparenza gentili ma colmi di una potenza sovversiva: in una contemporaneità che vieta di rallentare e sprona continuamente alla velocità e alla tecnocrazia, esiste la possibilità della lentezza e del vuoto. Ecco la lezione di bellezza che ci hanno donato i nostri giovani liceali: coltivare la possibilità del sostare, del so – stare, che altro non è che uno stare al mondo consapevole, uno stare dentro di sé, in profondo dialogo emotivo con se stessi, nella continua coltivazione della cura, del silenzio e dell’ascolto per ritrovarsi e ritornare a parlare con la natura.
Cos’è la poesia, se non la vita? La stessa vita per cui, in questi giorni di distanza e di isolamento, si combatte per tornare ad abbracciarsi, scoprendo che la poesia e la bellezza non solo possono salvare questo mondo, ma anche rovesciarlo.
La poesia, i libri e l’arte salvano. Le parole salvano. Oggi hanno salvato noi.