2 pensieri riguardo “La protesta dei genitori degli alunni del Primo Circolo "G. Bovio"”
Non ci sono parole. Nella Asl a quanto pare vigono sono rimpalli di responsabilità e la legge del più forte, del raccomandato al politico di turno!
E se per una volta si guardasse alle competenze, certificate e sul campo, sarebbe chiedere troppo? Un bagno di umiltà, responsabilità e rispetto non farebbe male a nessuno.
Volendo ragionare in un’ottica meramente economica e gestionale vorrei ricordare ai responsabili di tali illogiche scelte che l’ABC del management aziendale prevede di allocare le risorse umane sulla base delle capacità individuali declinate in termini di conoscenza,specializzazioni ed esperienza al fine di rendere quanto più produttiva possibile l’attività svolta ed efficiente l’intero sistema. Logiche non perseguite in questo caso dove all’irrazionalità e alla mancata trasparenza della scelta si aggiungono le ripercussioni sull’organizzazione scolastica, contrariando e ostacolando l’orientamento inclusivo al quale dovrebbe essere votato il sistema scolastico con il “supporto” degli Enti locali. Servono delle risposte. E’ necessario che vengano esplicitati i criteri e le motivazioni senza trincerarsi in un equivocabile silenzio, occorre rimediare al danno inflitto sia alle insegnanti coinvolte che alla scuola, agli alunni e alle loro famiglie, per sentirsi tutelati e rispettati piuttosto che pedine su di una scacchiera.
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Non ci sono parole. Nella Asl a quanto pare vigono sono rimpalli di responsabilità e la legge del più forte, del raccomandato al politico di turno!
E se per una volta si guardasse alle competenze, certificate e sul campo, sarebbe chiedere troppo? Un bagno di umiltà, responsabilità e rispetto non farebbe male a nessuno.
Volendo ragionare in un’ottica meramente economica e gestionale vorrei ricordare ai responsabili di tali illogiche scelte che l’ABC del management aziendale prevede di allocare le risorse umane sulla base delle capacità individuali declinate in termini di conoscenza,specializzazioni ed esperienza al fine di rendere quanto più produttiva possibile l’attività svolta ed efficiente l’intero sistema. Logiche non perseguite in questo caso dove all’irrazionalità e alla mancata trasparenza della scelta si aggiungono le ripercussioni sull’organizzazione scolastica, contrariando e ostacolando l’orientamento inclusivo al quale dovrebbe essere votato il sistema scolastico con il “supporto” degli Enti locali. Servono delle risposte. E’ necessario che vengano esplicitati i criteri e le motivazioni senza trincerarsi in un equivocabile silenzio, occorre rimediare al danno inflitto sia alle insegnanti coinvolte che alla scuola, agli alunni e alle loro famiglie, per sentirsi tutelati e rispettati piuttosto che pedine su di una scacchiera.