LA PIETA’: DALLA PRIMA PROCESSIONE NEL 1898 AI NOSTRI GIORNI
Il primo corteo processionale di Maria Santissima della Pietà si tenne il 9 Aprile del 1898, esattamente a un anno di distanza dal giorno in cui la Confraternita decise all’unanimità di tenere la predetta processione.
Quest’ultima, originariamente, sfilava per le vie della città nella prima mattinata del Sabato Santo in modo da consentire ai fedeli la partecipazione alla celebrazione che si teneva intorno alle ore 12:00 di quello stesso giorno.
Secondo quelle che sono le testimonianze dei confratelli più anziani, pare che negli anni in cui si svolsero i grandi conflitti mondiali la statua di Maria Santissima della Pietà non fu portata in processione per le vie di Ruvo.
I più giovani, stando ai racconti tramandati negli anni, prima di partire al fronte erano soliti fare una promessa alla Vergine: “Mamma Benedetta, se fai la grazia di farmi rientrare dopo la guerra sano e salvo, dedico tutta la mia vita a te“. Così, coloro che ritornavano a Ruvo dopo il conflitto accompagnavano la Vergine della Pietà lungo il percorso processionale.
Il 1960 fu l’ultimo anno in cui la predetta processione sfilò di notte per le vie di Ruvo. A partire dall’anno seguente, infatti, la statua iniziò ad essere portata a spalla dai confratelli nel pomeriggio del Sabato Santo. Nel 1998, tuttavia, la Confraternita del Purgatorio ripropose l’orario di uscita del simulacro in orario notturno. L’esperienza non andò a buon fine e così si ritornò, definitivamente, all’uscita della processione nel pomeriggio del Sabato Santo.
In alcuni anni, come nel 1981 e 1995, le condizioni metereologiche avverse hanno inibito l’avvio del corteo processionale o ne hanno determinato un rientro anticipato. Nel 1997, invece, una importante precipitazione nevosa costrinse i portatori a far rientro nella Chiesa del Purgatorio a distanza di una sola ora e mezza dal momento dell’uscita del simulacro.
Come da tradizione, ogni Sabato Santo, intorno alle ore 16:00, il tamburo e la grancassa girano per le vie della città per la cosiddetta “chiamata”, anticipando il raduno dei confratelli e delle consorelle in Largo San Cleto.
Lo stendardo con l’effige della Madonna apre il corteo processionale. A questo, seguono le devote e le associate che, con un copricapo di pizzo nero come i guanti e con indosso un abitino con l’effige della Madonna, sfilano predisposte su due file con un cero in mano. Al centro della strada viene portato lo stendardo.
Seguono, ancora, le consorelle con il loro scapolare nero recante al centro l’effige della Madonna con le anime del Purgatorio, mentre, sulla parte retrostante, sono riportate in bianco le iniziali M.S.S., ovvero “Maria Santissima del Suffragio”. Dopo di esse, la croce confraternale che, di fatto, apre le due file dei confratelli. Questi ultimi, con in testa una buffa di colore bianco, vestono con un camice dello stesso colore e una tracolla nera con al centro un teschio e tibia a rialzo.
Alla processione, inoltre, prende parte anche “il Cireneo”, la cui identità celata è conosciuta solo dal Priore della Confraternita. Esso, vestito con una buffa nera che gli copre completamente il volto e una lunga tunica marrone, percorre a piedi scalzi le vie del paese con una croce pesante sulle spalle.
La statua di Maria Santissima della Pietà è portata da circa quaranta portatori che, a passo lento, percorrono l’itinerario prestabilito. Come da tradizione, l’ultimo tratto è percorso a luci spente con i portatori che rallentano ulteriormente il passo.
Il corteo processionale termina intorno alle ore 22:00 circa. Qualche ora più tardi in ciascuna Parrocchia si tiene il Cerimoniale dell’acqua, del fuoco e della luce con il trionfo di quest’ultima sulle tenebre. La Solenne Celebrazione della Veglia Pasquale, con il festoso rintocco delle campane, annunciano la Resurrezione di Gesù.
Si ringrazia il Signor Giuseppe Villani per le notizie riportate.
Michele Pellicani