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LA MOSTRA DI LIUTERIA CONTEMPORANEA AD ARCO DI BRUNO DI PILATO

Nel contesto dell’edizione 2018 del Festival Internazionale Clavicembalistico “Wanda Landowska”, che da sabato 14 e fino a domenica prossima 22 aprile terrà piacevolmente impegnati gli appassionati del genere e non solo, si inserisce, sempre presso le sale della Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea di Ruvo di Puglia, la VI edizione del Concorso Internazionale di Clavicembalo aperto ai giovani musicisti.
Come già annunciato nel corso della serata inaugurale del Festival dalla direttrice artistica, la Prof.ssa Margherita Porfido, questa è “un’edizione ricca di rarità” non solo dal punto di vista strettamente musicale.
È vero, il festival e il concerto in esso connesso che da ieri sera ha preso il via, è un’occasione unica per il nostro paese per il carattere internazionale dell’evento, ma è anche il pretesto, diciamo così, l’ottimo pretesto per mettere in “mostra” le abilità manuali e musicali insieme di un artista del legno (e della musica), abilità che, combinate insieme, fanno di lui un artista raro.
Si chiama BRUNO DI PILATO, il giovane liutaio di violini, viole e violoncelli, forse l’unico qui a Ruvo di Puglia, che da ieri sera, parallelamente al concerto, ha inaugurato nella Pinacoteca Comunale la sua Mostra di Liuteria Contemporanea ad Arco.
Ad essere esposti cinque pezzi, cinque capolavori che raccontano la storia di un’arte di nicchia.
Nato a Bisceglie nel 1984, Bruno Di Pilato si avvicina alla musica da giovanissimo. Al Conservatorio di Bari studia chitarra, violino e pianoforte e svolge per diversi anni l’attività concertistica nell’orchestra giovanile di Cremona come violinista.

La passione per il legno si tramanda dalle mani sapienti di suo nonno intagliatore e costruttore di imbarcazioni navali, ma galeotto fu per il giovane l’incontro, presso l’Istituto Statale d’Arte di Corato dove si diploma nella sezione legno, con il M. Cavallo, scultore appassionato di liuteria.

È il trampolino di lancio. Segue la decisione di frequentare una vera scuola per liutai (l’Istituto Internazionale per l’Artigianato Liutario e del Legno a Cremona) e in seguito frequenta numerose botteghe per carpire i segreti dei grandi Maestri Cremonesi.

Dopo alcuni appaganti concorsi per giovani liutai, Di Pilato si dedica alla costruzione e al restauro di violini, viole, violoncelli con particolare predilezione per i modelli classici cremonesi: Stradivari, Guarneri “del Gesù”, Amati.

Ed eccolo a Ruvo di Puglia ad esporre i suoi cinque capolavori:

Violino modello Antonio Stradivari Clisbee del 1669, realizzato nel 2009

Viola 42,5 cm modello Stradivari Jean-Marie Leclair del 1721, realizzato nel 2010

Violino modello Guarneri del Gesù ” lo Stauffer” del 1734, realizzato nel 2013

Violino modello Antonio Stradivari Clisbee del 1669, realizzato nel 2018

Violino modello Andrea Amati “Carlo IX” del 1566 circa, realizzato nel 2018.

La mostra sarà visitabile con ingresso gratuito presso la Pinacoteca Comunale fino a domenica prossima 22 aprile.

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