“LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, L’AVVISO DI LONGO AGLI SPECULATORI
“Giù le mani dalla Gazzetta del Mezzogiorno, patrimonio comune del Sud Italia, dei giornalisti, dei lavoratori tutti, dei Lettori, di chi è assetato di informazione giusta, libera e democratica”, così il vicepresidente del Consiglio regionale, Peppino Longo, punta il dito contro una classe imprenditoriale miope “incapace di fare impresa in modo trasparente, insensibile al dolore di centinaia di famiglie alle prese con enormi sacrifici”. E’ l’atto di accusa contro i tentativi, posti in essere “da sciacalli del business”, di registrare, per poi specularci sopra, il marchio Gazzetta del Mezzogiorno, “proprio quando dal fallimento della società editrice può aprirsi una nuova stagione per la gloriosa testata”.
“In quanto rappresentante del Consiglio regionale pugliese – aggiunge Longo – e come accanito lettore della Gazzetta, ho il dovere, assieme ai miei colleghi, di fare tutto il possibile affinché questo disegno speculativo non vada in porto. Un gioco magari legale, ma sporco e che solo perché messo in atto, rappresenta una sconfitta per tutti, ma soprattutto per chi ama fare impresa con passione, dedizione e onestà. Una sconfitta per una classe dirigente locale, sempre pronta a parole a intervenire al fianco di chi con enormi sacrifici sta affrontando questi giorni tempestosi, ma sempre altrettanto incapace di fare concretamente qualcosa, anzi capacissima di fare solo danni. Il governo nazionale e le istituzioni locali hanno il dovere di difendere con le unghie non solo i livelli occupazionali, ma anche quello straordinario patrimonio storico e culturale che appartiene certamente a tutti gli italiani, mettendo in atto tutte le misure possibili ed emarginando presunti imprenditori capaci solo di approfittare delle disgrazie altrui. Non è questo il riscatto che merita il Sud. Vigileremo al fianco del Cdr, dell’Assostampa, della Fnsi, dei sindacati dei poligrafici: giù le mani dalla Gazzetta del Mezzogiorno”.