La Fondazione “Angelo Cesareo” presenta la mostra itinerante “Mediterraneo senza spettatori – Naufragi con Angeli”
Martedì 25 luglio, alle ore 12.00, presso Palazzo Caputi, si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra itinerante di fotografie e icone “Mediterraneo senza spettatori – Naufragi con Angeli”, a cura della Fondazione “Angelo Cesareo”.
Già preannunciata a dicembre scorso, durante l’omonimo evento nel cortile di Palazzo Regina, a Ruvo di Puglia, la mostra itinerante si svolgerà dal 3 al 6 agosto e toccherà alcuni borghi e città d’Italia. Partirà da Riace, dove il coordinamento operativo della fondazione onlus, dedicata ad Angelo Cesareo, è stato ospite per un sopralluogo. Le altre città sono Aliano-Craco, Matera, Assisi, Milano e Lampedusa. Del coordinamento facevano parte Gianni Todisco, presidente della relativa Associazione e i giovani fotografi Donato Anselmi, Marco Volpe e Domenico Mastandrea. Sono stati accolti da Daniela Maggiulli, referente a Riace del progetto e da Gerry Tornese, responsabile dell’associazione “Welcome”.
«Con loro – raccontano – ci si è confrontati per preparare e organizzare l’evento, coinvolgendo, con creativa originalità, i cittadini nella creazione di altre icone che si aggiungono alle novanta dell’esposizione originaria e che saranno presentate nella tappa successiva. Non solo: sarà possibile dare vita a percorsi poetico-letterari, musicali, fotografici, mimico-gestuali».
La mostra sarà ospitata in una piazzetta, su belvedere, con antico frantoio e pozzo. Il laboratorio di icone, su formelle di ulivo,sarà ospitato nei pressi di un arco, in un angolo del paese dai balconi fioriti.
E’ emblematica la scelta di Riace quale prima tappa per la Mostra dedicata ai migranti, angeli del Mediterraneo che in cerca di una vita migliore, perdono la vita nelle acque. Riace è il contraltare al dolore, al triste destino di chi non ce la fa. Perché è il paese della Locride che, grazie al sindaco Mimmo Lucano e alla generosità degli abitanti, è divenuto simbolo dell’accoglienza e dell’integrazione. E della rigenerazione urbana e comunitaria. Nella terra di Gioachino Fiore e Tommaso Campanella.
Al termine del viaggio, sarà redatto e pubblicato un “diario di viaggio”, un catalogo, con icone, documenti, foto, descrizioni e contributi scritti e figurati, per una imperitura fruizione dello stesso.
«La mostra non sarà più identificabile in un luogo, ma in un movimento, in un coordinarsi nel tempo e nello spazio di significati ed esperienze. Una mostra non si arricchirà solo di sempre nuovi e diversi contributi artistico-poetici e umani, perché le varie sensibilità e soggetti locali saranno chiamati a farsi coinvolgere, a interpretare tale percorso. La mostra si evolverà col flusso del viaggio. Come un’anima che evolve e cambia con i vissuti e i luoghi».
Saranno interpellati a collaborare, tra gli altri, in qualità di referenti-coprotagonisti dell’evento, il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, la Caritas di Agrigento, il comitato Unesco di Matera, il paesologo Franco Arminio, la Pro Loco di Craco, il Sacro Convento e la ”Cittadella” di Assisi, il saggista Gianni Canova. Sarà chiesto anche il patrocinio morale a ”Save the Children” e di ”Emergency”.